SONO LE STORIE DEGLI ALTRI QUELLE NARRATE NEL TERZO DISCO DELLA TRILOGIA DI PAOLA TURCI
Il 17 aprile la Universal Music Italia pubblica il nuovo album di inediti di Paola Turci, Le storie degli altri.
Raccontarsi in tre dischi è un progetto complesso e ambizioso da portare a compimento. Con Le storie degli altri Paola completa questo grande affresco di sé e dei sogni che nutre rispetto al mondo circostante.
Dopo un lungo tratto del suo percorso artistico perseguito come cantautrice, Paola ha preferito che questo progetto non fosse un semplice ‘autoritratto’ e si è avvalsa della collaborazione di autori raffinati con i quali ha una particolare sintonia affettiva ed artistica, come racconta lei stessa: “Quando ho cominciato a lavorare sull’idea di realizzare tre dischi suddividendoli per argomenti, ho pensato che non sarebbe stato così facile realizzarla (crisi discografica, degli spazi, crisi creativa diffusa, tre concept album…). Ora, a distanza di tre anni, mi rendo conto che era quello di cui avevo bisogno: raccontare di percorsi, di visioni, di fragilità, di gioia, dolore, rabbia e ogni tipo di sentimento che abbiamo a disposizione. E per farlo avevo bisogno anche di confronti, avevo bisogno di parole più alte delle mie per riuscire a prendere quelle nuvole sospese su piene di tutto. Ecco perche ho voluto accanto a me persone come Alfredo Rizzo (col quale avevo già collaborato per Bambini e Ringrazio Dio) e Marcello Murru, col quale ho fatto il lavoro maggiore.”
Così nel primo disco, quello dedicato all’amore, Marcello Murru ha scritto il testo della eloquente title track dell’album: Attraversami il cuore. Il progetto è cominciato con una canzone di Bianconi (La Mangiatrice di Uomini) e una cover di Domenico Modugno (Dio come ti Amo), e così anche gli altri due dischi contengono un brano di un autore Nuovo e uno di un autore Classico.
Il secondo disco – Giorni di rose – è un’indagine sull’universo femminile e a scriverlo sono state chiamate cantautrici amiche quali Carmen Consoli, Nada, Marina Rei, Chiara Civello e Naif, ma anche la scrittrice Grazia Verasani. L’autore Classico di questo album è Fossati - unica presenza maschile – del quale Paola ha reinterpretato Lunaspina scritto con Fiorella Mannoia, cantandolo in coppia con lei.
Quest’ultima tessera del quadro – Le storie degli altri - è dedicata al “mondo che vorrei”, raccontato con libertà di espressione e di pensiero, un libero sfogo che lascia spazio all’indignazione, ma anche all’amore verso il mondo e la vita. L’album è stato anticipato in radio la scorsa estate dal singolo Utopia, firmato ancora da Francesco Bianconi, una canzone di grande respiro nella composizione melodica, a cui fa da contraltare un testo ironico e a tratti sferzante nei confronti dei “salotti buoni”, dello snobismo intellettuale e della mancanza di immaginazione.
I testi delle nuove tracce presenti nel disco sono firmate da Marcello Murru e Alfredo Rizzo, mentre le musiche sono sempre di Paola. L’immenso Gaber con la sua Si Può è molto più d’un Classico: è il maestro di questo disco.
Claudio Naccari