CANTON
Il gruppo cult del sound anni '80
presenta
"Parte del cuore"
In radio il terzo singolo
estratto da "Ci saremo", l'album del ritorno.
Dopo un silenzio durato 15 anni, torna la musica dei CANTON!
L'album "Ci saremo" è uscito il 13 maggio. Suona un po’ stano dirlo, ma in realtà questo è il loro primo album, quello che in teoria avrebbero dovuto incidere già molti anni fa se un destino avverso non avesse frapposto ostacoli insuperabili a quella loro carriera tanto bene avviata. E come in tutti gli album d’esordio c’è una carica esplosiva, ci sono idee innovative e quel pizzico di incoscienza che ti spinge a osare soluzioni nuove, talvolta inaspettate.
"Ci saremo" è stato anticipato da "Senza me", seguito da "Canzone nuova": due brani dalla presenza diffusa e prolungata negli airplay radiofonici di tutta Italia, e due videoclip che insieme superano le 500.000 visualizzazioni.
Ora tocca al terzo singolo:
"Un pezzo nato come pezzo rock che si è evoluto da solo durante le ultime sessioni fino ad arrivare ad essere quasi elettro funk. Un pezzo molto energico e positivo, grintoso...
Come dice il testo, una botta di energia, come una passione breve ma intensa che brucia forte nella notte con tutta la sua luce e la sua forza…" (Marcello Semeraro)
Questa 'botta di energia' è "Parte del cuore", ora in radio!
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I CANTON sono stati un fenomeno nazionalpopolare con la hit "Sonnambulismo" (Sanremo '84), scritta da Enrico Ruggeri ed arrangiata e trasformata dai tre ragazzi - Marcello Semeraro, Francesco Marchetti e Stefano Valdo - in un pop rock iper elettronico: sequencers, sintetizzatori e ciuffi biondi come si usava negli anni ’80. Ma, ciuffi biondi e borchie glitterate a parte, erano soprattutto i contenuti - interessanti e un certo senso di rottura per il mercato italiano - la qualità, innovazione ed eleganza a farli amare dal pubblico.
La particolarità del progetto CANTON è stata proprio quella di essere stati uno dei rari esempi in cui il pop italiano è apparso in grado di confrontarsi a testa alta con la scena inglese e americana.
Dopo “Sonnambulismo” arriva “Please don’t stay", scritta e prodotta dai Canton stessi, che li ha portati a vincere “Azzurro” e a partecipare al Festivalbar ’85. “Please don’t Stay” fu pubblicata in tutta Europa, Inghilterra inclusa, cosa rarissima allora.
Gli ingredienti erano perfetti insomma per una scalata - peraltro già ben avviata - verso le vette del filone pop new wave europeo.
Fu grazie a “Please don’t Stay", infatti, che i CANTON conobbero Pete Waterman, di Stock Aitken and Waterman, produttore di Dead or Alive, Bananarama, Rick Astley, Donna Summer, Kylie Minugue, Elton John e moltissimi altri. Con lui incisero “Stay With Me”, singolo che presentarono a Canzoni sotto l’Albero ‘86 all’arena di Verona e che l'Ariston riusci a dare in licenza per distribuzione europea e nord americana alla CBS international (ora Sony Music).
E’ il 1986: mentre erano in piena registrazione, la loro casa discografica chiude le produzioni, lasciando però i ragazzi legati ad un contratto discografico che non permetteva al gruppo di muoversi autonomamente.
Tre anni di inattività forzata creano troppe frustrazioni e tensioni e portano il gruppo a sciogliersi.
Francesco si dedica in questo periodo all’attivitá di produttore discografico dance e techno (sua la produzione di Regina), scegliendo così di restare dietro le quinte, come fa anche oggi per questo nuovo progetto dei CANTON.
Marci incide il suo album solista “Rocker”, con brani scritti in parte ancora con Francesco e prodotti insieme ad Alberto Masella, bassista (ora nell’attuale line up dei CANTON, insieme a Mauro Iseppi alla batteria), album uscito come Marci Semeraro & MMS Band.
Stefano emigra negli USA, poi in Canada, dove ha continuato a lavorare come musicista.
Oggi, la musica dei CANTON è tornata, ma sia chiaro: non è un’operazione nostalgia o un remake.
Certo, se si chiudono gli occhi, i CANTON sono i Canton, e quel loro inconfondibile marchio di fabbrica si riconosce subito: un tocco glamorous, tonnellate di atmosfere British pop, riff di chitarre ben mescolate a un’elettronica avvolgente.
“La musica dei Canton di oggi è.. la musica di Canton nel 2016 - dice Marcello Semeraro, il frontman - Non ci piace il revival né la nostalgia, non ci piace dire Quelli erano bei tempi, preferiamo continuare a evolverci e portare ai nostri tempi il nostro stile di sempre: l’elettronica rimane la granda nostra passione, ma oggi c’è molto piu spazio per le ballate e per esperimenti e sconfinamenti più ampi in atmosfere rock o funky.”
Quindici anni dopo (quelli passati tra Regina per Francesco, “Rocker” per Marcello e le prime nuove sessioni del 2010) i CANTON oggi hanno nelle orecchie 15 anni in più di musica (loro ed altrui), sono oggi più consapevoli di quello che vogliono suonare, ma con lo stesso entusiasmo e stessa voglia “adolescenziale” di comunicare pop rock come prima ma con la tranquillità e la libertà di comporre veramente quello che piace senza pensare a compromessi di nessun tipo.
Liberi dalla pressione di dover avere successo a tutti i costi, la voglia di suonare è dettata da un bisogno quasi primordiale, una spinta istintiva a tornare a comporre, arrangiare, sudare su un palco, dare e ricevere energia ed fare divertire il pubblico.
Un'attitudine che in questi mesi è stata trasportata anche sul palco: uno show in stile eighties, in cui presentano le canzoni del nuovo album, ricostruiscono il loro percorso e ricordano anche i brani della scena internazionale dell'epoca che hanno maggiormente forgiato il loro sound; il tutto rielaborato in chiave attuale.
Ma ora è tempo di stare dalla "Parte del cuore". Buon ascolto!
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Paola Conforti