A distanza di due anni dall’ultima pubblicazione, MALDESTRO, cantautore pluripremiato e apprezzato in tutta Italia, torna con il nuovo brano “Ma chi me lo fa fare” (4 settembre 2020), che anticipa il prossimo progetto discografico dell’artista previsto per ottobre.
“Ma chi me lo fa fare” si presenta come una sorta di dichiarazione di libertà e di intenti, come il manifesto di un cambiamento interiore e artistico che MALDESTRO, pur perseguendo un percorso perfettamente coerente, ha intrapreso negli ultimi anni, sia a livello personale che musicale. La voce graffiante, malinconica e tormentata del cantautore, che sembra apparentemente voler raccontare una visione un po’ disillusa del mondo, dalle cui responsabilità spesso ci si sente soffocare, esprime invece la voglia e la necessità di liberarsi dalle proprie sovrastrutture, dalle pressioni e dalle ansie di tutti i giorni, per ritrovare sé stessi e ricordarsi l’importanza di respirare, amare e amarsi un po’ di più.
«Ho passato metà della mia vita a mettere maschere di ogni tipo, un modo bizzarro per difendermi. Anche efficace, devo dire, ma l’anima ne stava risentendo – dichiara MALDESTRO – Così ho pensato: ma chi me lo fa fare? Et voilà, via tutto. Sono venuto fuori per come sono e devo essere sincero, mi piaccio molto».
“Ma chi me lo fa fare” è solo il primo assaggio del nuovo progetto discografico con cui MALDESTRO torna sulle scene. Dopo essersi fatto conoscere e apprezzare da pubblico e critica con diversi singoli di successo, tra cui “Canzone per Federica”, con cui ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2017, classificandosi al secondo posto fra le Nuove Proposte e vincendo il Premio della Critica del Festival della canzone italiana “Mia Martini” relativo a tale sezione, e “Abbi cura di te”, inserito nella colonna sonora del film “Beata ignoranza”, il cantautore fa un ulteriore passo avanti nella sua musica evolvendosi sia a livello stilistico che di sonorità e mostrando di essere un artista poliedrico e dalla spiccata capacità di abbracciare sound differenti, pur rimanendo fedele alla propria identità artistica e musicale.
Luca Nottola