Per tutti coloro che come me sono cresciuti con le favole delle principesse Disney , senza internet ,con il giradischi e le videocassette.
Quando la musica faceva ancora sognare e la vita era forse più genuina .
Love me now è un inno alla leggerezza autentica senza filtri , che spazia dalla maliziosa Susanna di Vasco al velato erotismo della sua Albachiara .
Un pezzo leggerissimo che mette l’accento sull’evanescenza delle cose , caratteristica che le rende indelebili e dunque immortali .
Tutto è evanescente , tutto appare e svanisce dicono i buddisti .
I grandi amori , che durino un giorno , un mese o un anno , non importa ! La cosa che conta è che alimenteranno la tua vita per sempre .
Parafrasando Nietzsche,
questo brano rappresenta un inno all’ “ eterno ritorno dell’uguale “ , quella febbre d’amore che ritorna sempre, proprio quando tutto sembra perduto e senza la quale , la vita perderebbe il suo significato .
Tutto torna nell’infinita ruota del samsara , tutto si ripete , fino a quando l’Anima non spezzerà il ciclo delle illusioni ritrovando il suo vero Amore , Eros , come nel mito di Apuleio .
Ma fino a quel momento Anima farà esperienza di un sogno d’Amore parziale in cui in ogni incontro che farà , recupererà pezzi di Se stessa che la condurranno al grande amore perduto .
Love me now , perché Adesso è il solo tempo che esiste per sempre !
Mi hanno chiesto di scrivere una biografia per raccontare chi sono , ma se lo sapessi non sarei qui a scoprirmi.
Mi chiamo Francesca Giaccari.
Sin da bambina mi sono sentita avvolta da un’ aura magica che mi ha permesso di percepire oltre il visibile, vivendo sempre con un certo distacco il mondo delle visibili consuetudini.
Attratta irrefrenabilmente dalla musica , inizio a cantare a 9 anni .
Mossa da un ardente desiderio, danzo e canto sperimentando le mie innate inclinazioni.
A 19 anni i primi concerti .
Finiti gli studi partecipo alla decima edizione del Grande Fratello al termine della quale porto avanti la mia passione per la musica con l’ausilio del mio alter ego Miss Maria.
Miss Maria è paladina di leggerezza , il cui atteggiamento provocatorio sfida l’ eccessivo perbenismo moderno.
Dopo l’esperienza televisiva , mi rendo conto che volevo di più, sfidare i limiti del conosciuto mettendo alla prova tutte le mie capacità.
Parto per l’ Australia con un biglietto di sola andata.
L’Australia rappresenta l’ inizio del mio risveglio.
Inizialmente suonavo per strada, facendo lavori come cameriera e lavapiatti , quando un giorno tutto cambiò.
Un manager, sentendomi cantare, mi disse che gli ricordavo la voce di Bonnie Tyler, con la quale aveva lavorato diversi anni prima, e da lì a poco mi ritrovai a realizzare il grande sogno di portare la mia arte oltre i confini del mondo.
Un altro incontro significativo fu quello con Billy Lofton, nipote della leggendaria Areta Franklin , con il quale incisi un brano italiano-inglese.
Durante l’ esperienza australiana non c’è stato giorno in cui non abbia vissuto il verificarsi di un miracolo dopo l’ altro.
Non avevo aspettative se non una gran voglia di vivere , tutto il buono arrivava senza nemmeno che io lo chiedessi.
Dopo sei mesi in città mi trasferii in Mittegong , in una fattoria a poche ore da Sidney e nel tempo in cui non mi esibivo, lavoravo la terra come contadina .
L ‘esperienza nella natura e le interminabili passeggiate nei boschi, è stato ciò che sopra ad ogni cosa hanno segnato la mia coscienza, tracciando la rotta che poco dopo avrebbe cambiato la mia vita.
Tornata in Italia, decido di intraprendere gli studi in Naturopatia.
L’ ascolto del silenzio , l’ osservazione del creato , i fenomeni sottili oltre l’umana percezione e la mia innata propensione per l’Oltre, erano diventati una necessità primaria.
L’ Australia mi aveva regalato tanto nella musica, ma qualcosa di più vasto animava le mie profondità .
Finiti gli studi in Naturopatia , mi dedico totalmente alla professione d’aiuto in qualità di counselor e spiritual coach, realizzando un sogno ancora più grande , la gioia di dare !
L’ ardente desiderio di conoscenza e l’affannosa ricerca della verità , culminano nello straordinario incontro con lo yoga sciamanico e la psicologia immaginale di Selene Calloni Williams .
Lo yoga sciamanico diviene la chiave di volta della mia esistenza.
Incarnare la vera Bellezza , quale espressione della selvatichezza perduta , diventa lo scopo del mio cammino.
Una civiltà distante dalla natura è una civiltà infelice.
Una civiltà distante dallo spirito è una civiltà che ha perduto la bellezza e con essa la fede nel Sacro, condannando se stessa alla paura.
Parafrasando Nietzsche, LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO , ed è questa la chiamata a cui ho risposto.
Oggi metto le mie arti al servizio di un bene superiore .
Non ho obiettivi da raggiungere, ma un ardente desiderio di giocare , condividere e creare .
La mia vita è meravigliosa.
Coltivo una profonda connessione con l’invisibile che è fonte di ogni mia ispirazione e creazione .
Nulla è per me, se non è anche per te .
Ho giocato tanti ruoli , interpretando personaggi diversi , ed ognuno di essi ha contribuito a tracciare un certo disegno .
Questo disegno è però inconoscibile , ma ricorda tanto una Stella .
Stelle erano i ghirigori che disegnavo nella mia infanzia, Stelle sono i ghirigori della mia attuale infanzia .
Cosa ho costruito fin ora non lo so , ma certamente continuo a disegnare le STELLE.
Se mi definissi cadrei subito in errore, scontrandomi con quell’ archetipo acquariano che detesta anche gli stessi limiti appartenenti alla sua costellazione .
Amo gli aspetti più controversi della natura umana e della follia ne ho fatto un capolavoro .
Platone chiamava mania quello che oggi definiamo Fede, perché all’ epoca la parola fede non esisteva.
Essere folli in un sistema di infedeli significa incarnare la bellezza del Sacro, scegliere di sentire piuttosto che credere.
Se pensate che essere fedeli significhi credere in un Dio vi sbagliate, perché la Fede inizia dove finiscono tutte le credenze.
La Fede è Amore, è la capacità di darsi , quel sacrum facere alla base di ogni esperienza.
È l’ Amore il collante di ogni cosa , quello che “move il sol e l’altre stelle”.
E allora, chi sono io ? Sono figlia della terra e del cielo stellato , proprio come gli orfici ci hanno tramandato.
I grandi sciamani di un tempo, usavano ricordare al morente la sua imperitura esistenza affinché , durante il transito, non dimenticasse chi era veramente oltre l’inganno della sua provvisoria identità terrena.
Non sono un -io- distinto e separato dalle forze della natura e dai miei antenati, sono la discendente consapevole che prende atto dell’ immensa fortuna di poter realizzare il sogno più grande dell’ Anima, quello di ritrovare Amore , proprio come nel mito di Apuleio (Amore e Psiche).
Mio padre diceva :
“ ci sono due modi di vedere la vita , con il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto , e in questa visione ricordati sempre che - in medio stat virtus - .
Ho optato sempre per il mezzo pieno , navigando nella bellezza del vuoto .
Vuoto è ciò che bramo essere, mentre mi riempio di esperienza per dissolvermi poi dinuovo fra le Stelle.
Francesca
Donatello Ciullo