Per Callum Beattie, il 2017 è stato un anno molto importante e positivo, l'anno che ha segnato l'inizio della sua carriera artistica.
Per arrivare a quel punto di svolta, ha dovuto cambiare Paese (da Edimburgo a Londra per poi stabilirsi a Berlino), stile di vita, ha dovuto stabilirsi da qualche parte dove non era mai stato prima, senza conoscere nessuno, tingersi i capelli di bianco, imparare una nuova lingua, avere il cuore spezzato dalla fine del rapporto decennale con la sua ormai ex fidanzata, e scrivere le migliori canzoni della sua giovane carriera.
Tutto questo lo ritroviamo nella melodia e nel testo del suo nuovo singolo: Connection.
"È il singolo perfetto con cui tornare," dice il giovane cantautore di Edimburgo. "La canzone parla di avere una connessione speciale con qualcuno. Ma allo stesso modo, dopo alcuni alti e bassi, mi sono ricollegato con me stesso."
Come dice Callum, raccontandolo così com'è, come cantautore, i suoi obiettivi sono semplici e puri: "Molte delle mie nuove canzoni sono basate sulle relazioni e sono scritte sulle mie esperienze. Voglio solo che la mia musica sia bella, orecchiabile. Mi impegno molto per scrivere delle belle strofe, dei bei ritornelli".
Nell'estate 2018 l'uscita del singolo di debutto "We Are Stars" lo ha fatto conoscere ed apprezzare in tutta Europa. Ad oggi ha avuto oltre 5 milioni di streams su Spotify. Il secondo singolo "Man Behind The Sun" ed il successo raggiunto dalla canzone, ha portato Callum Beattie ad una serie di headline e festival, tra cui il debutto al Glastonbury sul più grande Acoustic Stage.
Per produrre Connection, Callum ha collaborato con il cantautore scozzese Martin Kelly, e ha scritto il testo col cantautore Michael Ochsun, un americano che vive a Berlino da molto tempo. Per registrare la canzone, in ultimo si è unito al produttore David Jurgens nello studio Funk Haus di Berlino (una vecchia stazione di ascolto della Seconda Guerra Mondiale).
Paolo Caputo