Selton
'Calma Cara'
GRINGO Vol.1
IL NUOVO ALBUM DELLA BAND ITALO-BRASILIANA
PRIMO CAPITOLO DI UN PROGETTO DOPPIO
DISPONIBILE SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI E IN VINILE
NUOVO TOUR
AL VIA SABATO 25 MAGGIO DAL MI AMI FESTIVAL DI MILANO
POI TAPPA IN BRASILE PER UNA MINI-TOURNÉE
CHE TOCCHERÀ LE CITTÀ DI
RIO DE JANEIRO, SOROCABA, SAN PAOLO, PORTO ALEGRE
ANNUNCIATE ANCHE NUOVE DATE NEI FESTIVAL DI TUTTA ITALIA
Esce questo venerdì 10 maggio il settimo album in studio dei SELTON, GRINGO - Vol. 1.
La band Daniel Plentz, Eduardo Stein Dechtiar e Ramiro Levy tornerà inoltre dal vivo per presentare il nuovo lavoro discografico: sabato 25 maggio i SELTON saranno tra i protagonisti del Mi Ami, il festival più atteso dell’estate milanese. Voleranno poi in Brasile per una mini-tournée che farà tappa a Rio De Janeiro, Sorocaba, San Paolo e Porto Alegre per poi rientrare in Italia e proseguire con gli appuntamenti nei festival estivi, con GRINGO IN TOUR.
Come si intuisce dal nome GRINGO Vol.1, si tratta della prima parte di un doppio disco che inaugura per il trio un 2024 che si preannuncia ricco di musica. L’album sarà disponibile per Island Records/Universal Music Italia su tutte le piattaforme digitali e nei formati fisici: LP nero per tutti gli store ed edizione deluxe con LP trasparente e gli iconici Occhiali Paraluce disegnati nel 1953 da Bruno Munari (in collaborazione con Corraini Edizioni in esclusiva per lo shop Universal). Preorder disponibile al link.
Per i messicani i gringo sono gli americani.
Per gli argentini i gringo sono gli italiani.
Per gli italiani i gringo sono i cowboy.
In Perù se hai la pelle bianca, sei un gringo.
In Brasile tutti gli stranieri sono gringo.
Sono i SELTON stessi ad aggiungere un’ulteriore sfumatura di significato a questo titolo, spiegandone l’importanza, il ruolo in questo momento della loro vita e della loro attività artistica:
“Volevamo fare un disco che suonasse Gringo. Ecco un altro significato della parola: in Brasile si dice così per descrivere qualcosa difficile da classificare, che sembra arrivato da un altro pianeta. E, dopo tanti anni, la nostra urgenza era quella di fare un disco che fosse rilevante innanzitutto per noi e che non fosse dunque soltanto ‘un altro disco dei Selton’. Per questo abbiamo deciso di usare il tempo a nostro favore e di tornare solo con qualcosa di importante da dire, qualcosa di ‘gringo’.”
Per la produzione è stato coinvolto Ricky Damian, giovane professionista italiano fuorisede e fuoriclasse, come lo definiscono i SELTON, vincitore di un Grammy Award per “Uptown Funk” di Bruno Mars, e braccio destro di Mark Ronson, trapiantato a Londra per inseguire il suo sogno “anche lui è un gringo a modo suo”. Con i SELTON ha registrato buona parte del disco nello Studio 13 di Damon Albarn e, tra sintetizzatori e strumenti provenienti da tutto il mondo, ha contribuito profondamente alla ricerca sonora del disco.
GRINGO è per i SELTON una personale rivoluzione “Siamo partiti da una cinquantina di canzoni – raccontano - per poi arrivare alle venti che erano per noi imprescindibili, e da lì abbiamo capito che sarebbe stato effettivamente un disco doppio, non bianco – come quello di chi da sempre li ispira - ma verde”. Il design della copertina monocolore verde è opera di Eduardo Dudu Stein Dechtiar, bassista e artista grafico della band. L’intenzione è semplice, ma ambiziosa: lasciare spazio soltanto alla musica, niente grafiche o altre idee che potessero distrarre da quello.
GRINGO Vol.1 sarà disponibile dal 10 maggio su tutte le piattaforme digitali e nei formati fisici LP singolo nero per tutti gli store ed edizione deluxe con LP trasparente e Occhiali paraluce disegnati da Bruno Munari in esclusiva per lo shop Universal, quest’ultimo frutto della collaborazione tra i SELTON e Corraini Edizioni: si tratta degli Occhiali Paraluce disegnati da Bruno Munari. Questo gesto è un omaggio alla sua immensa e raffinata arte, ancora oggi futuristica. Come Jannacci nella musica (primo incontro artistico e collaborazione dei Selton qui in Italia), Munari è stato uno dei personaggi milanesi capace di guardare al mondo con occhi nuovi e, di conseguenza, di influenzare la realtà stessa. I SELTON, originari del Brasile ma residenti da oltre un decennio a Milano, hanno scelto di allegare gli Occhiali Paraluce ad una delle versioni del disco in vinile, apportando un piccolo cambiamento: una striscia di acetato che colora il mondo intero di un verde "Gringo". Questa scelta rappresenta un invito a mantenere uno sguardo straniero, esterno, per non perdere mai la capacità di stupirci.
I SELTON hanno già pubblicato anche la tracklist di GRINGO Vol.1: nove tracce dai titoli estremamente evocativi e tra cui spicca, oltre a quello con l’amico e collega Marco Castello, un featuring inaspettato e importantissimo - disponibile su tutte le piattaforme digitali - con uno dei più grandi artisti brasiliani, punto di riferimento e simbolo della cultura alternativa durante gli anni più repressivi della dittatura militare in Brasile: Ney Matogrosso, che si è unito ai SELTON in una rivisitazione contemporanea italo-brasiliana di SANGUE LATINO, iconico brano della band Secos & Molhados nel 1973, di cui Matogrosso è stato la voce principale.
Il nuovo brano invece in rotazione radiofonica a partire dall’uscita del disco, venerdì 10 maggio, sarà CALMA CARA. Così lo raccontano i SELTON:
La profondità di certi momenti fugaci. L’innamoramento più totale che viene rotto dal sole che sorge. Il desiderio di non alzarsi mai più da quel letto dove tutto è successo, ma lei ha un aereo da prendere. Siamo andati a Londra a registrare con Ricky Damian per la prima volta a maggio 2023. Ci ha invitato ad andare da lui allo Studio 13 - lo studio di Damon Albarn - dove siamo poi finiti a registrare gran parte del disco. L’idea era quella di fare un paio di giorni assieme in studio per vedere come ci saremmo trovati, dopo che lui aveva sentito le demo dei nuovi brani. Per qualche motivo però abbiamo deciso di portare un pezzo totalmente nuovo nato qualche giorno prima, ancora in fase embrionale. Da lì in poi è stato tutto molto naturale: ci siamo accorti che avevamo in mano un pezzo bellissimo e avevamo la sensazione di avere trovato una direzione estetica che ci piaceva tanto. La canzone è stata registrata dal vivo e ci siamo sentiti vivi come non ci sentivamo da un po’. Crediamo sia stato in quel momento che abbiamo capito che quella era la squadra giusta per fare questo disco. Infatti è stato così. Ai cori insieme a noi, Gaia.
Gabriel Mompellio