Descrizione brano:
Stretta a me ti tengo
Una dolce e intensa canzone d’amore. “Il cuore sai non sa mentire” è il cuore pulsante del brano: la verità che si manifesta nei sentimenti autentici, nella tenerezza dell’incontro umano. Semplice,vera,luminosa
Bio :
Giulio Burchietti, in arte Giulio Brando, nasce a Pistoia l’8 giugno 1979, ultimo di quattro fratelli. Cresce nella campagna di Montemagno, un piccolo paese immerso nel verde, dove l’aria profuma di terra e libertà. L’ambiente contadino e la libertà concessa dai genitori gli permettono di esplorare il mondo con occhi curiosi e spirito creativo.A undici anni, un momento destinato a cambiare tutto: ascolta per caso “Back in Your Arms” di Bruce Springsteen, trovata tra i dischi delle sorelle. Quella voce intensa e carica di emozione lo folgora, aprendo in lui una porta su un universo nuovo. È l’inizio di un amore viscerale per la musica. Comincia a strimpellare la chitarra della sorella maggiore e, a 14 anni, compone la sua prima canzone. È lì che nasce il cantautore.Tra il 2010 e il 2013 pubblica tre album da solista: I giardini degli angeli, Jeremiel e L’abbraccio e il sogno. Brani carichi di introspezione e spiritualità, in cui esprime il suo mondo interiore. Ma il percorso si interrompe bruscamente: un dolore emotivo profondo lo porta a non riuscire più a suonare né ad ascoltare musica. Persino la parola “musica” gli provoca disagio fisico. Sprofonda così in un lungo silenzio creativo.Per anni resta in attesa, immerso nel vuoto, cercando risposte. E nel 2024 qualcosa si sblocca: comprende che aveva vissuto la musica in solitudine, come sfogo del dolore, dimenticando la gioia, la condivisione, la luce. Rinasce così una nuova visione: la musica come celebrazione della vita, come ballo, corsa libera, spiritualità viva.Nel 2025 torna con un nuovo EP: Nascosto in aria, che segna la rinascita artistica ed esistenziale di Giulio Brando. Un’opera che parla di viaggi interiori, di felicità ritrovata e della voglia di vivere con l’entusiasmo dei “puledri pazzi”. Una musica che abbraccia, che sogna, e che invita a correre ancora
Donatello Ciullo