MANICBURG
DA VENERDì 25 OTTOBRE
IN RADIO
CON IL NUOVO SINGOLO
“MONKEY WORLD”
Manicburg, il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Ray Lustig e Luigi Porto, presenta il singolo appena uscito “Monkey World”, un brano che sfida ogni classificazione, unendo armonie oblique tra jazz e bossa nova a chitarre no-wave e una fisarmonica ribelle, tutto sostenuto da un ritmo two-tone incalzante.
Il cantato punk aggiunge un tocco graffiante, sciorinando un testo enigmatico e carico di energia.
Rodney Ferrer, attore e regista newyorkese, ha descritto il brano con queste parole:
“Se Arthur Lee ubriaco avesse fatto un’orgia con i Radiohead e Gogol Bordello, e se i Catherine Wheel fossero stati gli ostetrici, ne sarebbe nato questo pezzo.”
“Monkey World” è solo un assaggio dell’album omonimo di Manicburg, un’opera che mescola influenze di post-punk, dreampop e art-rock, ricordando artisti come Blonde Redhead, Bauhaus e Radiohead.
Il brano, come tutto il disco, è stato registrato tra New York e l’Italia e mixato nei leggendari Hit Factory Studios e rappresenta alla perfezione lo stile unico e sperimentale del duo.
BIO
Manicburg è un progetto nato nel nord di Manhattan dall’unione di due mondi musicali distinti: Ray Lustig, compositore e performer newyorkese conosciuto a livello internazionale per i suoi lavori “SEMMELWEIS” e “Latency Canons” e Luigi Porto, noto nella scena underground italiana per lavori come “Scimmie” e “Tell Uric”.
Entrambi gli artisti hanno portato la propria musica su prestigiosi palchi internazionali come quelli del Carnegie Hall, Lincoln Center e Stanislavsky Theatre.
Il singolo appena uscito “Monkey World” anticipa il debutto discografico “Manicburg”, che sarà disponibile su LP e digitale dal 25 ottobre 2024 su Respirano Records.
Con una line-up dal vivo che comprende il batterista costaricano “Varo” Barahona, il chitarrista Rob Salmon e il bassista messicano Daniel Espinoza, Manicburg porta sul palco l’energia cruda e innovativa che caratterizza il suo sound unico. Con Manicburg, i due artisti uniscono le loro esperienze per creare un universo sonoro che abbraccia il post-punk, il dream pop e l’art-rock, offrendo un’esperienza musicale che rompe le barriere di genere.
Alessandro Vigo