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RADIO DATE
Autori: Pier Paolo Pasolini, Fabrizio Consoli
Etichetta: Aereostella
Genere: Jazz
COMUNICATO STAMPA

 IN USCITA OGGI, VENERDÌ 16 MAGGIO 

 IL CORAGGIO

CANZONI E BALLATE TRATTE DALLA POETICA DI PASOLINI

 FABRIZIO CONSOLI

CON FAUSTO BECCALOSSI

Multilink di ascolto:

 La Canzone d’autore contaminata da sfumature jazz incontra l'intellettuale più coraggioso e anticonformista del '900

 Con il contributo di DADO MORONI in “Il Coraggio” e di PATRIZIO FARISELLI in “Sirena”

  È in uscita oggi, venerdì 16 maggio, “Il coraggio - canzoni e ballate tratte dalla poetica di Pasolini” (su etichetta Aereostella e distribuito da Pirames su tutte le piattaforme digitali), l’album di Fabrizio Consoli in cui i versi di Pier Paolo Pasolini, a 50 anni dalla sua morte, risuonano in un progetto essenziale ed intimo. Un percorso in cui le musiche inedite e la vocalità “scomoda” di Consoli, si lasciano plasmare e si affidano alla potente cifra improvvisativa della fisarmonica di Fausto Beccalossi.

L’ ALBUM E LE PAROLE DI PASOLINI - Il cantautorato contaminato da sfumature jazz incontra l'intellettuale più coraggioso e anticonformista del '900.  Undici in totale i brani contenuti al suo interno che, oltre a Beccalossi, vanta altre due prestigiose collaborazioni in altrettante canzoni di Consoli riproposte e riarrangiate per l’occasione: Dado Moroni al pianoforte nel brano “Il Coraggio” (dall’album “Live in Capetown") e Patrizio Fariselli in “Sirena” (dall’album “10”).  

Il lavoro di prossima uscita si ispira agli scritti di Pasolini dagli anni ’50 in poi. Otto nuovi brani che, partendo da altrettante poesie, vanno a formare il corpo di una ricerca sulla sua poetica e sul suo immaginario. A queste nuove canzoni, Fabrizio ha aggiunto una “cover” di “Cosa sono le nuvole” (Pasolini-Modugno), richiamo e omaggio alla versione degli Avion Travel. 

 IL PROGETTO – Pier Paolo Pasolini è, da sempre, uno degli autori più amati da Fabrizio Consoli che considera «il più “jazz” tra gli intellettuali del 900 italiano, dalle molteplici capacità di lettura della società, capace di raccontare il suo tempo senza omologarsi all’ortodossia del pensiero comune, e senza mai temere di essere controcorrente».

Il sodalizio tra Consoli e Fausto Beccalossi nasce nel backstage del Teatro Pavarotti di Torino, durante la registrazione del live album di Fabrizio Consoli, “Con Certo Jazz”, e quella sera, si ripromettono di ritrovarsi per un’occasione speciale. Quando un amico gli propone di immaginare un concerto per Pasolini, Fabrizio si rende conto che l’occasione è proprio questa. Immaginando di mettere al servizio della poetica dell’intellettuale il proprio mondo musicale e un linguaggio come il jazz - ma non solo -, chiama Fausto, che accetta con entusiasmo, diventando determinante nella costruzione del paesaggio sonoro del progetto. Da qui parte una ricerca e un’immersione profonda negli scritti pasoliniani, culminate in un concerto al Roma Jazz Festival del novembre successivo che, prima di essere un omaggio, vuole essere un’assoluta dichiarazione d'amore per la vita, la figura artistica e il pensiero di Pasolini. 

Il risultato è così convincente ed emozionante da spingere Fabrizio a tentare il cammino, difficilissimo per molti versi, della produzione della musica scritta per quell’unica occasione.

Dopo anni di ricerca, lettura, studio e scrittura, le emozioni si sono così trasformate in un disco. 

 «Se ci è data la fortuna di vivere di passioni – sottolinea Fabrizio Consoli -, allora forse l'eredità più urgente, che ci resta di Pier Paolo Pasolini è la sua testimonianza di come soltanto attraverso un lucido senso critico verso queste nostre grandi passioni, civili e umane, si possa contribuire attivamente all'evoluzione della nostra società verso una più equa e, oggi diremmo, sostenibile».

 LA COPERTINA – L’incudine in primo piano. Un attrezzo simbolo di laboriosità e fatica. Ma anche un oggetto possente, composto dal ferro più solido, abituato a sopportare i colpi del martello senza piegarsi, a forgiare, a sostenere e restituire forme.

Senza dubbio, lo strumento più nobile della bottega del fabbro, al quale ogni altro metallo si piega. Indistruttibile, il tempo non ne ha ragione, puoi abbandonare un’incudine per cent’anni e ricominciare a usarla come se fosse stata fatta ieri. Ecco il suo messaggio, ecco la forza dell’opera di Pasolini. E, per estremo contrasto, un paio di occhiali, le lenti scheggiate, i suoi occhiali. Insieme alla sua cultura, ci parlano del suo e del nostro essere umani, fallibili, fragili. È così che due simboli apparentemente tanto lontani diventano protagonisti di una copertina minimalista, fortemente cercata e trovata e che, storia nella storia, rivela molto del senso e delle intenzioni di “Il coraggio: canzoni e ballate tratte dalla poetica di Pasolini”.

LE CANZONI – Nella scelta delle canzoni, i cui testi sono poesie prese integralmente o parte di esse, Consoli fa una selezione delle tematiche rappresentative la poetica di Pasolini e allo stesso tempo a lui care. Come ne “Il nuovo mondo” in cui si parla della vita e delle regole degli ultimi o in “Ballata delle madri” o “Che cosa sono le nuvole”, che Pasolini scrisse assieme a Domenico Modugno e che, nel disco ispirata alla versione degli Avion Travel, diventa l’occasione per un omaggio a Fausto Mesolella. Oppure in “Senza occhi per il cielo” con la contrapposizione tra la bellezza innocente della vita giovane e il silenzio immobile del dogma religioso.

Fabrizio Consoli è protagonista, dagli anni ’80, di un’intensa attività come session man al fianco di artisti di primo piano della scena musicale italiana, quali Eugenio Finardi, Alice, Cristiano De André, Mauro Pagani, PFM, solo per citarne alcuni. Nel 1993, con l’omonimo album di esordio, inizia un percorso che lo porterà e vincere la selezione di Sanremo Giovani ‘94 - e a portarlo sul palco del Teatro Ariston per il 45° Festival della Canzone Italiana -, scrivere e produrre diverse canzoni di successo per artisti quali Dirotta Su Cuba ed Eugenio Finardi, creare “Forgive us”, un progetto che vedeva alla voce Giovanni Paolo II, vincere il premio Ciampi 2004, scrivere colonne sonore. Nel 2006/7 recita sul palco con Max Pisu, nella commedia teatrale di e con Max Pisu “Autogrill”. A 18 Piccoli anacronismi (2004) e Musica Per Ballare (2009), segue Live In Capetown (2012), e una intensa attività live europea, soprattutto in Germania, Austria e Svizzera, dove il suo concerto, un raffinato “crossover” tra jazz, canzone d’autore, tango e word music, è molto apprezzato. In questi anni sono numerosissimi i suoi concerti e le partecipazioni a grandi festival d’oltralpe. Nel 2016, dopo una lavorazione durata 5 anni, esce 10, un concept album che, rimarcando la sua vocazione per sonorità internazionali e radici italiane, rilegge in chiave laica e contemporanea i 10 Comandamenti. 10 sarà pubblicato e distribuito anche nei territori di lingua tedesca dall’etichetta dei Bauer Studios di Ludwigsburg (famosi per aver registrato i più grandi jazzisti del panorama mondiale). Il disco ottiene recensioni entusiastiche, e viene promosso da una nuova lunga serie di concerti in Europa, che si sono chiusi con il suo primo tour in Russia (che ha riscosso un inaspettato successo) e a cui è seguita la partecipazione al Roma Jazz Festival. Nel 2018, dopo un secondo e più lungo tour in Russia - che lo ha portato a suonare in alcuni tra i migliori Jazz Clubs e Teatri Filarmonici, così come nelleuniversità e nei musei russi, Fabrizio decide di “cristallizzare” il momento magico. Con il suo quintetto, e col prezioso contributo della Fisa di Fausto Beccalossi, registra il concerto al Millers Theater di Zurigo. Il risultato, “Con Certo Jazz–Live from the heart of Europe”, è un live album potente e raffinato (2020). La sua attività non si è fermata neppure durante la pandemia da Covid19: Sessions From Detention (2022), registrato nella soffitta di casa, risulterà essere testimonianza di resilienza, così come di grande amore verso un mestiere interrotto a causa dell'arresto forzato delle esibizioni dovuto alla quarantena.

L’album “Il coraggio - canzoni e ballate tratte dalla poetica di Pasolini” uscirà il 30 maggio in doppio vinile e cd, distibuito da Self. Tra i live di presentazione da segnalare l’apertura ai concerti di PFM, per la stagione teatrale (novembre 2025- febbraio 2026) e saranno prodotti da D&D Concerti. E a partire da settembre 2025 partirà un lungo tour nelle maggiori località e festival italiani.  

Noemi Bolis