avatar
Brano straniero
radioDate
RADIO DATE
Autori: Ryan Guldemond
Etichetta: Warner
Genere: Rock
MOTHER MOTHER

"MAKE BELIEVE"

 
Il prossimo album dei Mother Mother, Nostalgia, è un disco costruito e sostenuto dalle emozioni. La band, composta da Ryan Guldemond (voce, chitarra), Molly Guldemond (voce, synth), Jasmin Parkin (voce, tastiere), Ali Siadat (batteria) e Mike Young (basso), celebra quest’anno 20 anni di carriera insieme.

"Nel creare Nostalgia, il nostro obiettivo era incarnare quella creatività infantile che spesso diventa sfuggente con il passare degli anni, quando accumuliamo troppi trucchi e stratagemmi", racconta Ryan, sottolineando l’importanza della connessione emotiva nel processo di realizzazione dell’album. "Abbiamo valutato ogni scelta creativa in base all’impatto emotivo: che fosse un testo, una scia di riverbero o una curva di equalizzazione. Se qualcosa non suscitava una reazione emotiva forte, lo lasciavamo andare. Questo approccio ci ha portato a creare un lavoro che amiamo davvero e di cui siamo orgogliosi."

Fedele allo stile della band, Nostalgia si distingue in una discografia già ricca di lavori iconici. Racchiude lo spirito creativo e l’originalità che i fan di Mother Mother hanno imparato ad amare, spingendo al tempo stesso la loro musicalità, lirismo ed estetica a nuove vette. È un album intenso e oscuro, che esplora temi come alienazione, esistenzialismo, amore e odio per sé stessi, ruoli di genere e spiritualità, attraverso immagini vivide di paesaggi ultraterreni e creature mitologiche. La copertina dell’album, disegnata dalla direttrice artistica della band Molly Guldemond, raffigura un unicorno, che funge sia da mascotte tematica che da simbolo distintivo. "È anche la prima volta dal 2011, con Eureka, che un animale compare sulla copertina di un nostro album, a simboleggiare un ritorno alle radici, non solo musicalmente, ma anche esteticamente", spiega Ryan.

Nostalgia offre un paesaggio sonoro al tempo stesso vasto e coeso, come mai prima d’ora nei lavori della band. "Questo album offre di più pur avendo meno: respira con grandi dinamiche e si allontana dall’approccio iper-compresso e saturo del sound moderno", afferma Ryan. "Dal punto di vista del genere, è un disco indie." I fan, sia nuovi che di lunga data, troveranno molti punti di accesso all’album, da tracce che hanno fermentato nel tempo, come la canzone d’apertura Love to Death (originariamente abbozzata durante le sessioni di O My Heart del 2008 e rimasta inedita per anni), a brani più intimi come "On and On (Song for Jasmin)", una vera e propria lettera d’amore platonico dedicata a una compagna di band. "Little Mistake" è stata riscoperta grazie al batterista Ali Siadat, che ha incoraggiato il gruppo a riprendere in mano un vecchio pezzo rimasto incompleto per anni. Il primo singolo, "Make Believe", è invece un viaggio sonoro e testuale allucinogeno attraverso fantasia e immaginazione. "Mi sono concesso un po’ di filosofia di vita personale in questo brano: pensiero magico, interconnessione, avventure cosmiche… insomma, cose da hippie."

Successivamente, "FINGER" si tuffa con ironia nelle contraddizioni della società, mettendo in evidenza i doppi standard legati alla vergogna e alla sensualità. "È un classico brano audace alla Mother Mother, eppure è anche la traccia più moderna del disco", dice Ryan. A seguire, "Me & You", la prima canzone scritta da Ryan con una nuova chitarra acustica baritona acquistata durante le registrazioni, caratterizzata da un suono scordato e tintinnante. "Dicono che in ogni nuovo strumento ci sia una nuova canzone nascosta. Ed è vero," conferma Ryan.

Con questo decimo album in studio, i Mother Mother hanno raggiunto qualcosa che pochi artisti possono permettersi: una libertà creativa totale, che ha dato vita a un disco autentico, potente e proiettato verso il futuro. "Col tempo diventa evidente che le migliori canzoni e i migliori album sono quelli liberi dalla pressione di inseguire le mode. È per questo che il primo lavoro di un artista spesso sembra più genuino: perché lo è davvero." Ed è proprio per questo che Nostalgia, celebrando il passato dei Mother Mother e proiettando la loro eredità nel futuro, è uno dei loro lavori più intensi ed entusiasmanti di sempre.

 

Raffaella Tenaglia