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RADIO DATE
Authors: Alessandro Isidoro Re
Type: Pop
Un gioco di parole nato sotto l’effetto dell’adrenalina dopo un incidente, una sequenza di accordi semplice e accattivante, un testo surreale da cantare tutto d’un fiato: “Non è la Rai” è il nuovo singolo di Isygold, disponibile dal 6 giugno su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica nazionale. Il brano è un mix esplosivo di nonsense, ironia e riferimenti sonori che spaziano dai Nirvana ai Weezer, con un momento a cappella che sorprende e affascina, richiamando le armonie dei Beach Boys. Grunge e leggerezza si fondono in meno di tre minuti in un’esperienza sonora pensata per liberare la mente e lasciarsi andare al puro ascolto.

“Non è la Rai” si presenta come una filastrocca senza senso, un inno dadaista che celebra l’assurdo e l’imprevisto. È una canzone da condividere, da intonare insieme in macchina, in spiaggia o sotto un palco. Isygold la descrive come “una canzone paradossale”, nata per caso e diventata rapidamente una dichiarazione d’intenti: non cercare sempre un significato, ma vivere l’attimo.

Le chitarre, protagoniste assolute del brano, portano con sé un’energia diretta e un’anima internazionale, ma il cuore della scrittura rimane saldamente legato alla tradizione poetica italiana del Novecento. È qui che si annida la doppia anima dell’artista: da un lato l’ironia onirica, dall’altro il gusto per l’eleganza linguistica.

Isygold è un musicista e compositore dallo stile inconfondibile. Unisce immaginari del nuovo millennio con sonorità vintage e liriche stratificate. Dopo anni di ricerca e sperimentazione, è pronto a lanciare il suo primo album ufficiale, previsto per l’autunno. Intanto, con “Non è la Rai”, offre un antipasto della sua visione musicale fatta di contrasti e sorprese. Il singolo è accompagnato da una promozione radiofonica nazionale ed è già disponibile su Spotify, Apple Music, Amazon Music e tutte le principali piattaforme digitali. “Non è la Rai” non è solo una canzone: è un’idea, un mondo, un sogno ad occhi aperti. E Isygold invita tutti a entrarci, senza chiedersi perché.

Giulio Berghella