Senza Dubbi, Tycaua
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Autori: Giulio Filotto
Genere: Pop
Il prossimo 5 giugno 2015 esce il nuovo singolo di Miriam Masala intitolato "La cosa più bella" sotto etichetta Senza Dubbi, composto da Giulio Filotto e scritto da Carlo Nesti in memoria di tre grandi campioni del mondo dello sport, venuti a mancare prematuramente facendo quella che per loro era “La cosa più bella” del mondo: Pier Mario Morosini, Marco Simoncelli e Vigor Bovolenta.
Il brano è stato presentato ieri sera a Torino, allo Juventus Stadium, in occasione della Partita del Cuore della Nazionale Italiana Cantanti.

MIRIAM MASALA
«Ho 23 anni quindi per me è molto difficile capire cosa può provare una moglie o una madre che deve affrontare una perdita. Il legame tra me e il testo è invece basato, proprio come dice il titolo, sulla passione che unisce questi 3 grandi personaggi.
La cosa più bella, se per Sic era correre in moto, per Morosini tirare calci a un pallone, per Bovo alzarsi da terra e "schiacciare", per me è la musica.
Nonostante siano 4 cose differenti, sono tutto fuorché distanti perché proprio la passione, la grinta, il sacrificio, il coraggio, la volontà sono caratteristiche che ci accomunano.
Interpretare questa canzone, ossia trasmettere emozioni a chi ascolta e per prima emozionarmi, significa immaginarmi come sarebbe vivere senza la sola cosa che mi fa continuare a lottare, la sola che mi rende pienamente felice, la mia cosa più bella.
Ciò che desidero principalmente è riuscire a trasmettere piccole emozioni a chi le perdite le ha subite per davvero, e far capire a tutti quanto sia stato importante per quei 3 ragazzi vivere a pieno le loro passioni e quanto quei 3 ragazzi siano importanti per tutti noi, per averci permesso di sognare con loro e per averci insegnato di non smettere mai di lottare per ciò che si ama veramente».



CARLO NESTI
«Vigor Bovolenta, Piermario Morosini e Marco Simoncelli, erano accomunati da un carattere solare e altruista, lontano dall’arroganza del divismo. E ci hanno lasciati proprio mentre facevano quella che, per loro, era la cosa più bella del mondo: lo sport, giocando a pallavolo e a calcio, e correndo in motocicletta. Il testo scaturisce da emozioni e pensieri di una persona, che non riesce a dormire, e rivive il suo passato, quando una moto e una palla, l'essenza dei tre sport, erano l'occasione per una gita, con gli amici del cuore, fuori porta. Nel momento in cui le luci delle insegne si spengono, e non filtrano più attraverso la persiana, in compenso, si accende il cielo stellato, nel chiarore del ricordo: il modo di vivere e vincere, che, con il loro esempio mai sopra le righe, ci hanno indicato».

Marco Stanzani