avatar
Sony Music Italy
Brano straniero
radioDate
RADIO DATE
Authors: Matt Dennis, Tom Adair
Label: Sony
Type: Folk Rock
Tratto dall’album
SHADOWS IN THE NIGHT di BOB DYLAN
pubblicato il 3 febbraio 2015 in cd, vinile ed in digitale
Da venerdi 6 marzo
La toccante
“The night We Called It A Day”
In radio!

L’altro ieri è stato finalmente lanciato sul canale You Tube di BOB DYLAN il bellissimo video di “The Night We Called It A Day”, con protagonista l’artista stesso www.youtube.com/watch?v=iOxy_hy22CA
Ad oggi, il video ha già superato le 129.000 visualizzazioni.


Poiché è la prima volta che DYLAN recita in un suo video, l’arrivo della clip di “The Night We Called It A Day”, la sua storia e l’ambientazione, hanno generato molto interesse da parte di tutti i media, come per l’album stesso che ha ottenuto recensioni entusiastiche da parte della critica mondiale.

Uscito in CD, vinile e digitale “Shadows In The Night”, è il nuovo album di Bob Dylan. Si tratta del suo 36esimo album da studio, pubblicato a tre anni di distanza dall’acclamato “Tempest” del 2012.
Con questo disco, prodotto da Jack Frost, l’artista reinterpreta alla propria maniera dieci classici della canzone americana, adattando per il suo quintetto gli arrangiamenti complessi originariamente concepiti per orchestre di 30 elementi.

“Shadows In The Night” ha avuto consensi da parte della stampa di tutto il mondo ottenendo recensioni entusiastiche.
• Scrive David Fricke di Rolling Stone: “La cosa che più colpisce è la voce di Dylan. L’intensità dell’artista e il suo modo di pronunciare i versi richiamano la compostezza e la chiarezza della fine degli anni ‘60, con quel suo modo particolare di indugiare sulle parole e sulle note attraverso i delicati accenni ritmici. Non è crooning, è suspense”.

• Randall Robert del Los Angeles Times riassume le sue impressioni in una recensione, nella quale afferma: “Dieci brani, 34 minuti, un’intera vita di emozioni espresse con l’audacia di colui che, tuffandosi da uno scoglio, fa un carpiato rischiando di spanciarsi sotto gli occhi di tutti. Questo fanno Dylan e la sua band con “Shadows In The Night”, album elegante e a tratti mozzafiato... Profondo, irresistibile per i temi trattati e curato così bene da risultare essenziale”.
• Elysa Gardner di USA Today commenta: “Quando un cantautore della caratura di Dylan diventa il baluardo dell’interpretazione vocale, c’è da festeggiare. La grande cura, la maturità che offre alla musica e ai testi di una tradizione pop americana diversa è qualcosa di meraviglioso”.

• Attribuendo all’album cinque stelle nella sua recensione sul Guardian, Alex Petridis scrive: “Forse il suo disco più immediato e godibile dai tempi di “Time Out Of Mind”. Dylan non va a ingrossare le fila delle rock star che si cimentano negli standard: poiché Frank Sinatra aveva cantato tutte queste canzoni prima di lui, Dylan giustamente lo fa alla propria maniera, e in modo straordinario”.

• In un’altra recensione che assegna cinque stelle al disco, Michael Simmons di Mojo scrive: “Mentre innumerevoli contemporanei di Dylan hanno inciso raccolte di brani del Great American Songbook, “Shadows In The Night”, il suo eccellente contributo al tema, non è affatto la rievocazione del passato. Quella di Shadows è la sua prova vocale migliore da diversi anni a questa parte, in studio o dal vivo. Dylan scivola insieme alle melodie e si rilassa su di esse, godendosi il viaggio che queste perle regalano... Un’atmosfera malinconica la fa da padrona, dall’età del repertorio al tema della mortalità trattato da alcune canzoni. Ma questo disco straordinario è più un’esplosione di freschezza che un ultimo respiro, e la sua bellezza senza tempo è più simbolo di vita che di morte”.

In occasione dell’uscita di “Shadows In The Night”, Dylan ha rilasciato un’intervista a AARP The Magazine. Condotta da Robert Love, editor-in-chief della rivista, è una delle più lunghe della carriera di Dylan e tocca numerosi argomenti, come l’influenza di Frank Sinatra, Irivin Berlin, la registrazione del nuovo album, la possibilità che i giovani trovino “sdolcinati” i brani degli anni ‘40 e ‘50, il potere delle corporation negli USA, il ritiro dalle scene verso la metà degli anni ‘60 e l’adolescenza senza televisione, solo per citarne alcuni.

Shadows In The Night
I giudizi dei critici

* * * * (su 5)
“Delicatamente provocatorio e affascinante... evoca la quiete quasi religiosa di un saloon in cui potersi fare l’ultima bevuta. La cosa che più colpisce è la voce di Dylan. L’intensità dell’artista e il suo modo di pronunciare i versi richiamano la compostezza e la chiarezza della fine degli anni ‘60, con quel suo modo particolare di indugiare sulle parole e sulle note attraverso i delicati accenni ritmici. Non è crooning, è suspense”.
Rolling Stone – David Fricke

* * * * * (su 5)
“Mentre innumerevoli contemporanei di Dylan hanno inciso raccolte di brani del Great American Songbook, “Shadows In The Night”, il suo eccellente contributo al tema, non è affatto la rievocazione del passato. Quella di Shadows è la sua prova vocale migliore da diversi anni a questa parte, in studio o dal vivo. Dylan scivola insieme alle melodie e si rilassa su di esse, godendosi il viaggio che queste perle regalano... Un’atmosfera malinconica la fa da padrona, dall’età del repertorio al tema della mortalità trattato da alcune canzoni. Ma questo disco straordinario è più un’esplosione di freschezza che un ultimo respiro, e la sua bellezza senza tempo è più simbolo di vita che di morte”.
Mojo – Michael Simmons

“Dieci brani, 34 minuti, un’intera vita di emozioni espresse con l’audacia di colui che, tuffandosi da uno scoglio, fa un carpiato rischiando di spanciarsi sotto gli occhi di tutti. Questo fanno Dylan e la sua band con Shadows, album elegante e a tratti mozzafiato... Profondo, irresistibile per i temi trattati e curato così bene da risultare essenziale... Per apprezzare appieno un album come “Shadows In The Night” bisogna ascoltarlo attentamente, da seduti, al volume adeguato e con il giusto raccoglimento. Ancora una volta Dylan rovescia le aspettative con un’altra svolta imprevista in una carriera piena di cambi di direzione, condividendo la sua saggezza e definendo la sua identità attraverso le parole degli altri”.

Los Angeles Times – Randall Roberts

* * * * (su 5)
“È forse il suo album più immediato e godibile dai tempi di “Time Out Of Mind”. Dylan non va a ingrossare le fila delle rock star che si cimentano negli standard: poiché Frank Sinatra aveva cantato tutte queste canzoni prima di lui, Dylan giustamente lo fa alla propria maniera, e in modo straordinario”.

The Guardian – Alex Petridis
* * * * * (su 5)
“Shadows In The Night” è decisamente bello: è il suono di un vecchio che ripercorre ricordi, amori perduti, rimpianti, trionfi ed esili speranze su un tappeto di suggestiva strumentazione elettrica. È inquietante, dolceamaro, incantevole e toccante, e rappresentata la miglior prova vocale di Dylan da 25 anni a questa parte... Un disco straordinario”.
The Telegraph – Neil McCormick

“Quando un cantautore del valore di Dylan diventa il baluardo dell’interpretazione vocale, c’è da festeggiare. La grande cura, la maturità che offre alla musica e ai testi di una tradizione pop americana diversa è qualcosa di meraviglioso!”.
USA Today – Elysa Gardner

“ “Shadows In The Night” ha un sound pulito. Non solo si sente ogni parola, ogni nota che Dylan canta, ma lo si sente proprio prendere fiato prima di iniziare a cantare e sospirare alla fine di un verso. Le parti strumentali – anche i rari fiati e le batterie morbide e delicate – non lo sovrastano mai.

Siamo alla stessa distanza del microfono e per questo il disco arriva tanto intenso e personale a noi quanto forse all’artista stesso. Dylan canta queste canzoni in modo intimo, a tratti conversevole, con emozione e humor... “Shadows In The Night” è un regalo di San Valentino arrivato in anticipo per tutti noi. È musica con cui ballare tra le braccia di qualcuno, lentamente, seguendo passi mezzi dimenticati di vecchi schemi coreografici. Un disco con cui ricordare, con cui sognare e, soprattutto, da sentire con il cuore”.

No Depression – Anne Margaret Daniel

Bob Dylan ha venduto oltre 125 milioni di dischi nel mondo

Claudia Attanasi