Facendoci immergere in un mood intimo ed un sound incisivo, l’artista racconta i suoi “silenzi” attraverso un flusso di coscienza che scorre incessante. Pensieri, stati d’animo, esperienze che soltanto attraverso la musica riesce ad esternare.
“I silenzi perché tanto già sai che non capirà…" In pochi accettano la realtà, nessuno vuole sentire cose scomode, quasi tutti cercano modi per distrarsi, per non pensare, e di conseguenza non si porranno domande non dando adito ad alcun dubbio.
I silenzi che: “non parlo altrimenti si sfascia tutto”, ecco ci sono anche quelli.
I silenzi di quando non c’è più nulla da dirsi ma si rimane insieme per paura di rimanere soli e non soltanto in amore.
È talvolta difficile prendere decisioni ed accogliere cambiamenti, molto più comodo accontentarsi senza strafare. Ma non è questa l’indole dell’artista che trova difficile omologarsi e collocarsi nella maggior parte dei contesti sociali, in cui i discorsi affrontati diventavano sempre più vuoti e noiosi, quasi deprimenti.
Nella seconda strofa Blayk ci racconta di come i rapporti interpersonali possano rivelarsi fittizi e fallimentari nel momento in cui si dà senza ricevere mai nulla in cambio se non ingratitudine. Gli sfoghi dell’artista culminano in una riflessione che pone la sua persona in primo piano a dispetto di tutto ciò che non è inerente alla sua crescita personale, ovvero la continua ricerca della propria versione migliore.
Blayk, è un rapper italiano. Nato a Salerno, cresce a Roma nel quartiere Casal Bruciato. I primi approcci con la musica, risalgono agli anni adolescenziali, grazie a dei coetanei di zona che gli fanno scoprire rapper americani come: Tupac, Notorius B.I.G. , Eminem, 50 Cent, Snoop Doog, Lil Wayne, Kanye West e molti altri. Si appassiona al genere e scopre in seguito il Rap italiano, principalmente tramite i collettivi del TruceKlan, Brokenspeakers e Co’ Sang, che senza filtri, raccontano la realtà della periferia. Le maggiori influenze derivano però dai Club Dogo, Fabri Fibra e Marracash. L’esigenza di esprimersi, lo porta alla realizzazione di “Wild Coast” nel 2008, mixtape registrato interamente nella sua cameretta. Sin da subito, i contenuti dei sui testi, sono caratterizzati da un senso di ribellione e malessere. Nel 2011 resta coinvolto in un grave incidente automobilistico e nei mesi a seguire, trova nuovamente conforto nella scrittura e nel 2012 realizza un progetto decisamente più qualitativo del precedente, composto da 16 tracce: “La Fenice”. Nel 2019 esce “TRANSITION”, il suo primo album ufficiale. Un viaggio che collega tutti e 13 i brani l’uno con l’altro e racconta, nella sua spontaneità, la fase di transizione dell’artista. Nel 2022 pubblica due singoli, “Ci stavo per finire” e “Vivo o morto”, fino ad arrivare a “Senza destinazione” nel 2023. Il primo singolo del 2024 é ViDiArtí (con 2ndword) a cui segue Filtri, uscita esclusivamente su Instagram tramite video ufficiale il 17/05.
Giulio Berghella