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Il 16 maggio esce "Body Count", il quarto estratto dal primo album di Filippo Poderini. Quarto pezzo, ma ultimo ad essere stato confezionato allo studio Audio Monk Prod. con la collaborazione del sound designer toscano SADI.

Ogni brano è un tuffo nella storia di Filippo. Un viaggio tra le emozioni e le riflessioni che l'hanno portato a quello che è oggi. "Body Count" segue il sound dei precedenti, ma con una veste più nostalgica che si percepisce dai synth iniziali anni ‘80, tipo Juno e DX7.

Filippo non vuole spiegare il senso della sua canzone, lascia che sia l'ascoltatore a tirar fuori il proprio messaggio, però ci racconta come è nato.

"Il brano nasce alle 23:47 del 31 dicembre 2024 .

Camminavo per le strade del centro di Città di Castello , da solo. Tornavo a casa, sereno per aver schivato i festeggiamenti di Capodanno. Perché tutto deve ricominciare uguale a se stesso, ancora e ancora? Cosa siamo, in un dannato videogioco, dove rimetti il gettone e riparti?

Io ho bisogno di continuità , non di loop che non mi lasciano scampo. Alla luce di queste riflessioni, tornavo a casa cercando di dare un senso alla mia serata solitaria, mentre scrivevo le prime bozze del brano sul telefono.

Il testo la prende alla larga: amarsi è troppo (iperbole) e volersi bene è poco (eufemismo).

Nel bridge , cerco una zona franca , un luogo di dialogo in cui le possibilità rimangano aperte—quelle possibilità che ci neghiamo perché ci amiamo ma non ci capiamo.

Nel ritornello , la rabbia cresce.

Convivo con un certo esaurimento nervoso e schivo i vizi non perché sia bravo, ma perché ho già dato.

Lo special è come scusarsi con un amico in particolare.

Per varie ragioni contingenti, non lo vedo mai, eppure lo penso spesso — ma per fare la vita che voglio.

Spero che non se ne abbia a male, siamo solo distanti nelle abitudini quotidiane.

So che salto di palo in frasca, ma queste giornate sono caotiche. Scrivere tutto questo mi turba: vorrei che lo capissi da solo, senza che io debba spiegare ogni cosa.

Se ti dico tutto, cosa rimane alla tua capacità di immaginazione?

Il Body Count , che di solito è un modo piuttosto greve per contare le proprie conquiste sessuali, qui è un’altra cosa.

Parla dei Filippo che ho visto morire e reincarnarsi in altri me stesso, durante questi 39 anni di vita".

Biografia

Filippo Poderini eÌ€ un musicista di formazione jazzistica e producer umbro. Gestisce lo studio di produzione Audio Monk Prod. a CittaÌ€ di Castello.

Per diversi anni si è dedicato solo alla musica altrui creando ed esaltando brani interessanti, ma nel 2020 è arrivata la svolta e ha sentito il bisogno di pubblicare anche qualcosa di suo. "Dopo 5 anni di onorato servizio conto terzi, sono riuscito a vedermi dall'esterno e trattarmi come uno dei clienti dello studio".

Pubblica così "Moshi Moshi Pronto Pronto", il suo primo disco seguito da svariati singoli. Il 2025 si apre con l'uscita di "Dopamina", primo singolo di un progetto che proseguirà per tutto l'anno. Seguito da "Sete" e "Perché rimani", pubblicato l'11 aprile con feat. Giorgio Canali. A maggio esce "Body Count", quarto pezzo estratto dall'album.

Filippo racconta di provocazioni emotive, contraddizioni , trip mentali e dichiarazioni d’amore post-datate.

Ha diviso I palchi con: Dente, Young Signorino, Giorgio Canali, Francesco Pellegrini, Meganoidi, Nicolò Carnesi.

"Ho 39 anni, chiamarmi emergente sarebbe grottesco. Sono un onesto professionista che ha vissuto nell’ombra di altri. Avevo paura di ricevere rifiuti, ma ora, alla soglia dei 40, forse non mi importa piuÌ€".

Camilla Ortolani