Dal 14 novembre 2025 è in promozione radio nazionale e sugli store digitali “The World isn’t like you”, il nuovo singolo dei Naïf. Il brano segna una nuova fase artistica per la formazione, che torna con un messaggio di libertà e coraggio personale; il brano è un dialogo con se stessi, con le proprie paure, le fragilità e il modo di amare. Nasce dalla consapevolezza che, spesso, il vissuto di ognuno viene giudicato senza conoscere la storia, le cicatrici, i percorsi interiori. È un grido contro i giudizi superficiali e un invito a restare fedeli alla propria identità, anche quando il mondo sembra andare nella direzione opposta. Musicalmente, si tratta di un pezzo rock energico e viscerale, costruito su un riff di basso incisivo che accompagna tutto il brano e ne diventa la spina dorsale. Il brano è nato in modo spontaneo, durante una giornata di prove: Lorenzo (basso) accenna un giro, la band lo segue, e la voce di Chiara trasforma quell’istinto in parole e melodia. Da quell’improvvisazione nasce una canzone necessaria, rabbiosa e sincera. All’interno della band il brano è conosciuto con il nome scherzoso “Kukù”, un riferimento ai giochi di carte, già presente come filo ironico in altri brani dell’album. Ma dietro questo titolo leggero si nasconde un significato profondo: la lotta per essere se stessi senza chiedere il permesso.
I Naïf nascono nel 2019 da un’idea semplice ma precisa: creare un progetto indie rock che avesse qualcosa da dire, che mettesse al centro la verità delle emozioni e non la ricerca della perfezione. Con il tempo, l’ingresso di nuovi membri e l’incontro di personalità e visioni differenti hanno trasformato quel seme iniziale in una band solida e autentica. Oggi i Naïf sono Chiara “Lea” Monaco (voce e frontgirl), Carmine Cristaldi (chitarra e seconda voce), Lorenzo Ragusa (basso) e Antonio Giuffrida (batteria): quattro identità diverse, unite dal desiderio di esprimersi senza filtri. Le loro influenze spaziano dal prog al metal, dal funk al rock più alternativo, ma quando si ritrovano in sala prove tutto converge in un unico linguaggio. Nella musica dei Naïf convivono fragilità e rabbia, solitudine e rinascita, resistenza e libertà i loro testi si concentrano su ciò che di solito resta taciuto. Dal vivo, i Naïf rifiutano le maschere e ogni costruzione estetica. Il palco, per loro, è un incontro, uno spazio dove lasciarsi attraversare dalla musica e restare, anche quando il volume si spegne.
Giulio Berghella