Da venerdì 30 settembre in tutte le radio “PAPA SU FACEBOOK” il singolo di PICO, giovanissimo rapper figlio d’arte. Il singolo anticipa il suo disco d’esordio La Danza Della Realtà che uscirà a ottobre.
“Papa su Facebook” è un brano di forte critica sociale che contiene il lamento di chi, nato e cresciuto tra i fumi della metropoli, mette in discussione la società occidentale con le sue contraddizioni, senza dimenticare di puntare il dito sull’ambivalenza del web e sulle nefandezze della chiesa cattolica.
Il rap è lo stile che gli permette di cantare/parlare sulla musica e di navigare tra vari generi. Milanese per nascita, ma cosmopolita per natura, amante d'ogni forma d'arte e di bellezza, PICO giunge alla prima tappa del suo percorso di artista-musicista-pensatore affidando alle dieci tracce del suo album i suoi pensieri, la narrazione critica, le storie di vita, la ricerca interiore o, come direbbe lui stesso, un delirio intellettuale che dovrebbe guidarlo verso la conoscenza del sé.
Nelle sue parole:
“Può darsi che tratti temi sociali, forse anche pesanti.
Può darsi che racconti risibili storielle grottesche (o surreali?).
Può darsi che proponga tentativi di filosofia spicciola.
Può darsi o non può.
Ciò che è certo è che NON sono serio, e che NON sto scherzando”.
Simona Leri
“Papa su Facebook” è un brano di forte critica sociale che contiene il lamento di chi, nato e cresciuto tra i fumi della metropoli, mette in discussione la società occidentale con le sue contraddizioni, senza dimenticare di puntare il dito sull’ambivalenza del web e sulle nefandezze della chiesa cattolica.
Il rap è lo stile che gli permette di cantare/parlare sulla musica e di navigare tra vari generi. Milanese per nascita, ma cosmopolita per natura, amante d'ogni forma d'arte e di bellezza, PICO giunge alla prima tappa del suo percorso di artista-musicista-pensatore affidando alle dieci tracce del suo album i suoi pensieri, la narrazione critica, le storie di vita, la ricerca interiore o, come direbbe lui stesso, un delirio intellettuale che dovrebbe guidarlo verso la conoscenza del sé.
Nelle sue parole:
“Può darsi che tratti temi sociali, forse anche pesanti.
Può darsi che racconti risibili storielle grottesche (o surreali?).
Può darsi che proponga tentativi di filosofia spicciola.
Può darsi o non può.
Ciò che è certo è che NON sono serio, e che NON sto scherzando”.
Simona Leri
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