Dallo schermo televisivo di fortunate trasmissioni comiche nazionali (Made in Sud e Colorado) alle note synth-punk e testi surreali ma riflessivi: Gino Fastidio, iconico personaggio della comicità nazionale torna alla sua prima passione e annuncia il primo album ufficiale, in arrivo a giugno sotto etichetta Full Heads, con il contributo di Nuovo IMAIE.
Ad anticipare il disco è il singolo "È gas", disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 23 maggio. Il brano è un inno dissacrante e irriverente che trasforma il tema della legalizzazione delle droghe leggere in una "canzone-tutorial", tra satira, provocazione e una spinta alla normalizzazione del dibattito.
Con il suo stile trock – un mix esplosivo di punk rock e cabaret – Gino Fastidio firma un pezzo che non glorifica né condanna, ma sdrammatizza con autoironia. Il testo è una guida surreale all’uso consapevole, una presa in giro dell’ipocrisia sociale e dei pregiudizi che ancora circondano certe sostanze.
"È gas" è un omaggio ai Trockati, la tribù di fedelissimi che seguono il Trocker di Secondigliano nella sua crociata goliardica contro il conformismo. E mentre le battute scivolano tra le rime, la canzone diventa un’invocazione alla liberalizzazione della cannabis.
In un retroscena inedito, Gino Fastidio svela: "La musica è stata la mia prima ossessione, prima ancora della comicità". "Ho iniziato scrivendo canzoni, prima di salire su un palco per far ridere", confessa. "Ma senza quelle note, forse oggi non sarei qui. Questo disco è un debito che volevo saldare da anni."
Giulio Di Donna
Ad anticipare il disco è il singolo "È gas", disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 23 maggio. Il brano è un inno dissacrante e irriverente che trasforma il tema della legalizzazione delle droghe leggere in una "canzone-tutorial", tra satira, provocazione e una spinta alla normalizzazione del dibattito.
Con il suo stile trock – un mix esplosivo di punk rock e cabaret – Gino Fastidio firma un pezzo che non glorifica né condanna, ma sdrammatizza con autoironia. Il testo è una guida surreale all’uso consapevole, una presa in giro dell’ipocrisia sociale e dei pregiudizi che ancora circondano certe sostanze.
"È gas" è un omaggio ai Trockati, la tribù di fedelissimi che seguono il Trocker di Secondigliano nella sua crociata goliardica contro il conformismo. E mentre le battute scivolano tra le rime, la canzone diventa un’invocazione alla liberalizzazione della cannabis.
In un retroscena inedito, Gino Fastidio svela: "La musica è stata la mia prima ossessione, prima ancora della comicità". "Ho iniziato scrivendo canzoni, prima di salire su un palco per far ridere", confessa. "Ma senza quelle note, forse oggi non sarei qui. Questo disco è un debito che volevo saldare da anni."
Giulio Di Donna
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