CARLOTTA SILLANO
Disponibile in radio il singolo con video
tratto dal primo album in italiano
ARCHEOLOGIE
Una ballad synth-pop fuori dal tempo, sui paesaggi e su come costruiscono il nostro modo di guardare le cose
Disponibile in radio ARCHEOLOGIE, il singolo di CARLOTTA SILLANO estratto dal suo ultimo album, Nella natura vuota dei simboli appassiti per Incipit records/Egea prodotto da Taketo Gohara (già produttore di Vinicio Capossela, Mauro Pagani, Elisa, Verdena e molti altri), il primo in italiano.
L’artista vercellese ha all’attivo 3 dischi in lingua inglese sotto il moniker Carlot-ta, dove sperimentazione musicale e una poetica colta si intrecciano creando canzoni dall’anima pop, capaci di stupire e raccontare grandi poeti del passato, luoghi sacri e profani. Il suo debut album ha ottenuto il Premio Ciampi per il miglior album d’esordio ed è stato nominato nella cinquina delle Targhe Tenco come miglior opera prima.
"É, in fondo, una canzone sui paesaggi e su come costruiscono il nostro modo di guardare le cose. Sono cresciuta in uno spazio di pianura, punteggiato da ciminiere e rovine di passati agricoli e industriali. Sono elementi che fanno parte della mia esperienza quotidiana ma che perdono una connessione con la storia, sfuggono a una comprensione cosciente. Semplicemente esistono e si stratificano e non si sa più se la luce é quella di un mosaico bizantino o di una lamiera. Generano un paesaggio in cui ogni tanto trovo rivelazioni e corrispondenze sorprendenti. Sono anche lo spazio da cui partire e a cui ritornare, in modo sempre combattuto, nella realtà o nell’immaginazione."
il videoclip diARCHEOLOGIE, filmato in Super8, per la regia di Manuele Cecconello, racconta la dimensione onirica e poetica di questo paesaggio.
Nella natura vuota dei simboli appassiti è un’opera intensa e ricercata composta da 10 brani che esplorano temi sulla natura, la conoscenza e la memoria. Attraverso un raffinato chamber pop, che fonde eleganza e oscurità, l’album si muove tra sonorità folk ed elettroniche: pianoforti, tastiere, synth, archi, organi e percussioni si intrecciano a liriche complesse ma dirette, dipingendo un immaginario vivido e fuori dal tempo che evoca scenari che spaziano tra luoghi naturali, simbolici e privati.
I brani sono ambientati in spazi ampi e affascinanti, come montagne sacre, laghi artificiali e giardini rinascimentali, ma anche in universi simbolici ricchi di monumenti, icone e wunderkammer. Al centro di tutto si trovano anche elementi personali e intimi, legati agli oggetti, alla memoria e al pensiero.
BIO
Carlotta Sillano nasce a Vercelli nel 1990. Suona il pianoforte, la chitarra e gli strumenti a tastiera. La sua musica è stata descritta come la sintesi tra una certa complessità formale e un puro spirito pop. Costruisce un immaginario sfaccettato e personale che descrive paesaggi oscuri e rocciosi, attinge alla letteratura classica, alla mitologia, parla di amore e morte in modo tragico, ironico e divertito.
Ha pubblicato tre album con il nome d’arte Carlot-ta: Make me a picture of the sun (2011), 9 canzoni che utilizzano testi poetici di autori noti – Emily Dickinson, T.S. Eliot, Charles Baudelaire, William Blake e che ha ottenuto il Premio Ciampi per il miglior album d’esordio, il Premio MEI Supersound come miglior disco dell’anno ed è stato nominato nella cinquina delle Targhe Tenco come miglior opera prima; Songs of mountain stream (2014), un disco dedicato alle Alpi occidentali, prodotto da Rob Ellis (PJ Harvey, Marianne Faithfull, Anna Calvi) e Murmure (2018), un esperimento per organo a canne, voce e percussioni prodotto da Paul Evans (Bedroom community). Alla pubblicazione del disco ha fatto seguito un tour che ha attraversato chiese, templi, auditori.
Ha all’attivo centinaia di concerti e performance (Premio Tenco, Jazzmi, Torino Jazz Festival , Veneto jazz, MiTo, Auditorium Parco della musica, jz:rf, Festival dei due mondi, ecc). Le sue musiche sono state utilizzate per il cinema, per il teatro e per spot pubblicitari. Dal 2021 collabora con la compagnia teatrale italo-australiana Cuocolo/Bosetti IRAA Theatre. Fa parte del collettivo multidisciplinare Ant mill, nato nell’ambito di Fondazione Pistoletto.
Parallelamente all’attività musicale, ha conseguito un dottorato di ricerca in Digital Humanities all’Università degli studi di Genova. Si occupa di progetti di ricerca connessi al tema del rapporto tra suoni e luoghi geografici. Dirige il festival di musica e narrazioni La notte del re di biss, a Civiasco, in Valsesia.
Cesare Sinigaglia