SERGIO CAPUTO
IL NUOVO SINGOLO
"PLASTIC MAMBO"
DISPONIBILE IN RADIO E IN DIGITALE
DA VENERDI 27 GIUGNO
Per l'estate Sergio Caputo torna con un nuovo singolo, dal titolo "Plastic Mambo": un brano latino, che vuole far ballare, ma non senza offrire vari spunti di lettura, dal più leggero al più profondo, come suo solito fare.
Lo stile è un mambo con divisioni ritmiche diverse ma sviluppi armonici tipicamente jazzistici, così come il suo idolo-amico Dizzy Gillespie gli spiegò.
"Plastic Mambo" parla di una coppia in apparentemente crisi esistenziale che si ritrova intrappolata in vacanza su un'isola di plastica - il riferimento al "plastic patch", quel continente grande tre volte il Texas che galleggia indisturbato in giro per l'Atlantico è abbastanza ovvio. Un brano ecologico? Così è se vi pare (chi non ricorda "Trio vocale militare" del 1986 precursore di paure plastiche atomiche e militari mai come oggi attuali), ma la plastica ha invaso le nostre vite fino a diventare parte di noi, e ora sbarazzarcene e sostituirla con qualcosa d'altro sembra complicatissimo.
I due protagonisti si ritrovano "plastificati" in un mondo irreale dove il tempo sembra non passare, e rotolare su sè stesso qui e là, in bar da villaggio turistico con le piante finte e cocktails da set cinematografici. Come sono capitati lì? Non si sa. Forse una parodia della vita quotidiana. Qualunque sia la faccenda, la chiave della storia è il ritmo: dove c'è ritmo c'è vita, quindi ritrovare il ritmo laddove la vita scorre monotona è l'unico modo di evadere, e in questo caso l'evasione è un beat capace di farci muovere le gambe a tempo, e farci ritrovare la voglia di esistere.
Il calendario concerti di Sergio Caputo è sempre disponibile sul suo sito ufficiale.
Giada Sollitto
IL NUOVO SINGOLO
"PLASTIC MAMBO"
DISPONIBILE IN RADIO E IN DIGITALE
DA VENERDI 27 GIUGNO
Per l'estate Sergio Caputo torna con un nuovo singolo, dal titolo "Plastic Mambo": un brano latino, che vuole far ballare, ma non senza offrire vari spunti di lettura, dal più leggero al più profondo, come suo solito fare.
Lo stile è un mambo con divisioni ritmiche diverse ma sviluppi armonici tipicamente jazzistici, così come il suo idolo-amico Dizzy Gillespie gli spiegò.
"Plastic Mambo" parla di una coppia in apparentemente crisi esistenziale che si ritrova intrappolata in vacanza su un'isola di plastica - il riferimento al "plastic patch", quel continente grande tre volte il Texas che galleggia indisturbato in giro per l'Atlantico è abbastanza ovvio. Un brano ecologico? Così è se vi pare (chi non ricorda "Trio vocale militare" del 1986 precursore di paure plastiche atomiche e militari mai come oggi attuali), ma la plastica ha invaso le nostre vite fino a diventare parte di noi, e ora sbarazzarcene e sostituirla con qualcosa d'altro sembra complicatissimo.
I due protagonisti si ritrovano "plastificati" in un mondo irreale dove il tempo sembra non passare, e rotolare su sè stesso qui e là, in bar da villaggio turistico con le piante finte e cocktails da set cinematografici. Come sono capitati lì? Non si sa. Forse una parodia della vita quotidiana. Qualunque sia la faccenda, la chiave della storia è il ritmo: dove c'è ritmo c'è vita, quindi ritrovare il ritmo laddove la vita scorre monotona è l'unico modo di evadere, e in questo caso l'evasione è un beat capace di farci muovere le gambe a tempo, e farci ritrovare la voglia di esistere.
Il calendario concerti di Sergio Caputo è sempre disponibile sul suo sito ufficiale.
Giada Sollitto
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