Il 13 marzo 2015 uscirà il singolo di Silvia dal titolo “Nessuno”, un brano composto dal musicista Gianfranco Caliendo, dall'autrice e corista Flora Contento e arrangiato dal maestro Mario Simeoli, eseguito dalla giovane interprete e molto apprezzato alle selezioni del recente Festival di Sanremo edizione 2015.
Il brano ha superato molti livelli durante le selezioni ottenendo i complimenti di personaggi del calibro di Roby Facchinetti e Giusy Ferreri per esempio. Ovviamente per Silvia, cantante napoletana classe 1991, rappresenta la realizzazione di una carriera in crescita cominciata da bambina.
Tanto studio ed una gavetta artistica di tutto rispetto, oltre che a una grande passione, capacità canora, notevole presenza scenica che in questo brano emergono con evidenza.
Il testo del brano stesso, forse vagamente autobiografico, è ricco soprattutto di pathos, grandi sensazioni emotive di chi vive o ha vissuto in prima persona la fine di un amore.
Un esame introspettivo sul vivere poi, dopo l'abbandono. La sofferenza, ma la determinazione di accettare, imparare dalla fine di un amore. La riflessione sui propri errori guardandosi dentro, ma il messaggio è: non scoraggiarsi, non esagerare con il dolore in modo un po' stoico, mai troppo dolore per trovare una via d'uscita.
Trovarsi pronti per ricominciare un nuovo amore... imparando che non deve esistere nessuno che possa stringere la vita di qualcuno tra le dita, mai farsi annullare, questo non sarebbe amore. Infatti non lo si può permettere a nessuno, mai!
Oramusica
Il brano ha superato molti livelli durante le selezioni ottenendo i complimenti di personaggi del calibro di Roby Facchinetti e Giusy Ferreri per esempio. Ovviamente per Silvia, cantante napoletana classe 1991, rappresenta la realizzazione di una carriera in crescita cominciata da bambina.
Tanto studio ed una gavetta artistica di tutto rispetto, oltre che a una grande passione, capacità canora, notevole presenza scenica che in questo brano emergono con evidenza.
Il testo del brano stesso, forse vagamente autobiografico, è ricco soprattutto di pathos, grandi sensazioni emotive di chi vive o ha vissuto in prima persona la fine di un amore.
Un esame introspettivo sul vivere poi, dopo l'abbandono. La sofferenza, ma la determinazione di accettare, imparare dalla fine di un amore. La riflessione sui propri errori guardandosi dentro, ma il messaggio è: non scoraggiarsi, non esagerare con il dolore in modo un po' stoico, mai troppo dolore per trovare una via d'uscita.
Trovarsi pronti per ricominciare un nuovo amore... imparando che non deve esistere nessuno che possa stringere la vita di qualcuno tra le dita, mai farsi annullare, questo non sarebbe amore. Infatti non lo si può permettere a nessuno, mai!
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