Pianificazioni, strategie, radio edit, guerrilla marketing…tutto quello che serve per creare un successo a volte non serve, perché a volte una canzone E’ essa stessa un successo, che non deve essere creato.
E’ il caso di A GREAT BIG WORLD, un duo di musicisti newyorchesi che compone “SAY SOMETHING” un brano disarmante per la sua semplicità e intensità. Una di quelle ballad che quando la ascolti per la prima volta dici “c’è tutto, non ha bisogno di nient’altro”.
“SAY SOMETHING”nasce come un brano non pensato “per le radio”, o per “i giovani” o “gli adulti” o chissà chi o cosa: nasce come un distillato di passione, note, parole che esprimono in modo irrinunciabile uno stato d’animo, che non può non lasciare indifferenti.
Le canzoni vere sono questo, e “SAY SOMETHING” lo è.
Anche quello che è successo intorno a questa canzone è molto semplice, quasi casuale, sicuramente non pianificato: “Say Something” viene utilizzato in TV durante una puntata dello show “So You Think You Can Dance” negli Stati Uniti, durante un “passo a due”: www.youtube.com/watch?v=bx-M29vBFiQ.
La musica parte, il pubblico televisivo di mezza America impazzisce. Il tam tam corre online e in pochi giorni “Say Something” diventa per tutti quello che per i suo autori era fin dall’inizio: una fantastica canzone destinata ad un successo senza precedenti. A tal punto che CHRISTINA AGUILERA li contatta e A GREAT BIG WORLD incidono una nuova versione della canzone con il suo intervento vocale.
Il resto è già storia:
- No.1 nella classifica Billboard dei singoli digitali
- No.1 su iTunes USA
- No. 1 nella classifica Shazam USA
- No. 4 nella Hot100 di Billboard
- più di 2 milioni di download negli Stati Uniti
- No.1 nella classifica UK
- top40 in Francia, Svezia e Germania
La morale è: di fronte a certe canzoni ci si può solo arrendere e lasciare che ci entrino sottopelle. Niente alibi, strategie, format, tempi, stagioni, arrangiamenti, midtempo, uptempo…solo la musica e il pubblico, il pubblico e la musica.
“SAY SOMETHING” è una nuova occasione per diffondere ottima musica e permettere che anche il pubblico italiano ne venga conquistato.
Non perdiamola.
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Paola Corradini