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Lavorare Stanca" di PUTCARE: denuncia sociale in chiave rap-teatrale, tra poesia, cronaca e fantascienza

PUTCARE, finalista a Music For Change 2024, presenta il singolo "Lavorare Stanca", un innovativo esperimento di drammaturgia teatrale attraverso il rap, in uscita il 22 novembre 2024 all'interno della raccolta ufficiale del contest. Il brano è stato realizzato nella fase "Augmented Residency" di Music For Change 15th award uno dei più prestigiosi premi musicali europei a sfondo civile. Putcare è stato scelto per comporre, da finalista, sul tema “Lavoro e Dignità” ottenendo il premio speciale di Rete Doc. Ispirato alla raccolta di poesie di Cesare Pavese "Lavorare Stanca", il brano trasporta l’ascoltatore nella cruda realtà delle condizioni di vita dei lavoratori immigrati in Italia, in particolare richiamando alla memoria il drammatico caso di Satnam Singh, bracciante vittima di violenza e sfruttamento.

"Lavorare Stanca" è una narrazione potente e cruda che usa la poesia come mezzo di denuncia, raccontando la sofferenza e l’abuso attraverso le atmosfere della trap, con un ritmo lento e pulsante (85 BPM), percussioni elettroniche e ritornelli che amplificano la tensione emotiva. La canzone esplora la relazione conflittuale tra l’uomo e la natura, rivelando come entrambe possano degradarsi in un ciclo di sfruttamento e distruzione. Tuttavia, al centro del brano vi è l’assenza di dignità in cui molti lavoratori sono costretti a vivere e a lavorare, in una sorta di schiavitù moderna. L'obbedienza cieca e silenziosa verso condizioni di lavoro disumane emerge nel ritornello, che riecheggia come un tragico inno popolare.

La storia, evocativa e pungente, si sviluppa tra riferimenti poetici e momenti di vita vissuta dell’autore, arricchita dalla sua esperienza diretta di lavoro nelle vigne francesi. La collaborazione con il leggendario fumettista Ruben Curto dona alla traccia un’immagine altrettanto incisiva: la copertina del singolo ritrae i personaggi del fumetto culto dell’underground napoletano "Storie ‘e merd". Qui, in un futuro distopico, androidi con autocoscienza e alieni migranti in fuga da galassie sconosciute si incontrano, specchiando le lotte per i diritti e i drammi sociali odierni.

La provincia di Napoli, tra Castellammare di Stabia e Vico Equense, diventa il teatro silente della narrazione, un luogo dove "non succede un cazzo", eppure tutto accade nel silenzio, invisibile al mondo esterno. Questo scenario di marginalità e disperazione appare come il contesto ideale per "Lavorare Stanca", una storia che riflette sul destino di molti e si inserisce perfettamente nell’universo crudo e provocatorio di "Storie ‘e merd".

PUTCARE invita così l’ascoltatore a confrontarsi con urgenze sociali e a riconoscere la realtà di chi è costretto a lavorare e vivere senza diritti né voce, in una denuncia coraggiosa che intreccia poesia, suono e un tocco di fantascienza.

Sofia Riccaboni