Il debut Album METROPOLI
anticipato dal singolo AMERICANA
etichetta Beatfactory distribuzione da Believe Music Italia
Viaggi urbani senza fermate intermedie
Anagrafica e musica sono due concetti distanti. Che importanza ha la data di nascita scritta sul documento di identità se crei arte per mestiere? La musica può essere una macchina del tempo, ma di fatto non ha età di per sé.
DECI lo sa e non ha paura di confrontarsi con un mercato che esige ormai una giovanissima età per approcciarsi al mondo delle 7 note.
Classe ’91, al secolo Francesco, certamente giovane lo è anche lui, ci mancherebbe. Ma gli standard odierni sembrano aver generato paletti che non hanno motivo di esistere. La generazione di DECI è poi una di quelle da cui ci si attende sempre il top, la perfezione, come se sbagliare fosse un reato.
Il songwriter di Mantova ha trovato nella musica e nel suo far musica, la formula per liberarsi da questi filtri mentali/generazionali: lo fa con composizioni cantautorali che strizzano l’occhio al pop, e lo fa oggi con l'album di debutto METROPOLI, anticipato dal singolo Americana.
Il singolo Americana
Con un sound anni ’80 rinnovato, e con uno stile vocale attuale e al contempo classico, DECI canta Americana con tutta la coerenza di chi sa scrivere una canzone senza tempo. L' estratto dal nuovo album METROPOLI, è un brano che ci mette davvero poco ad esaltarti con un ritornello accattivante e ballabile. Uno scarto forte tra una strofa secca, quasi scura a cassa in quarti, e un ritornello aperto a tutto ritmo e sonorità synth pop, palesemente new wave. La voce avvolgente che sa di R&B, il testo pop e delicato tra cantautorato e argomenti da musica house. Americana è il brano che più di tutti vuole lasciarci l’idea di una parentesi tra la quotidianità che giornalmente ci annichilisce e ci lascia in balia di una routine che pian piano ci spegne: una parentesi che risuona come un tuono pronto a farci tornare con i piedi per terra e con un nuovo spirito di ripresa.
Il debut Album METROPOLI
Siamo tutti dentro una città, o perché ci viviamo o perché ci vorremmo vivere. Dentro le metropoli, qui è nato il nuovo disco di DECI.
All'interno ci sono gli aspetti più cupi della quotidianità. Proprio quegli argomenti che solitamente non tratta nessuno, qui sono tra i principali temi affrontati.
Al centro c’è sempre la voce di DECI che si fa protagonista assoluta, evocando un’interpretazione viscerale, capace di oscillare tra il sussurro e l’urlo emotivo. La realizzazione è sofisticata e cinematografica, con dettagli ambient che amplificano la sensazione di trovarsi in un paesaggio di solitudine urbana.
METROPOLI svetta per una fattura raffinata dal respiro internazionale. Con pieni e vuoti sonori, stratificazioni ritmiche e sonore elaborate, da sentire rigorosamente in cuffia. Un viaggio urbano tra vicoli e strade a quattro corsie, tra le luci e le ombre delle grandi città che ci ingoiano, rendendoci anonimi, come numeri.
C’è un fenomeno affascinante e sinistro che si verifica nelle grandi metropoli e riguarda la luce. Essa non si disperde, non rimbalza e non ritorna. Viene assorbita. Il cemento, l’asfalto, le vetrate annerite trattengono ogni barlume, inghiottendolo in una sorta di crepuscolo perenne. Pertanto il cielo sopra una città non è mai davvero buio, ma neanche mai davvero illuminato: è opaco, denso, immobile. È la perfetta metafora di un’esistenza urbana fatta di attese e iperattività, di sovrastimolazione ed isolamento. Nel suo album d’esordio, DECI racconta proprio questa dimensione sospesa: METROPOLI è il ritratto sonoro di una generazione che si muove in una città che chiede tutto e non restituisce niente, che esige velocità ma lascia immobili, che illude di poter arrivare ovunque ma alla fine sottrae anche la capacità di desiderare. È un disco che osserva l’umanità dietro i neon, le notti insonni dietro le vetrine illuminate, l’eco di passi solitari su marciapiedi affollati.
La scrittura del disco vede la collaborazione principale con Gianluca Florulli, Nicola Messedaglia e Stefano Paviani; quest'ultimo in particolare ha supervisionato l'intero progetto. Spiccano poi collaborazioni di scrittura con altri autori noti come Valeria Palmitessa, Alessio Bernabei, Leonardo Lamacchia, Andrea Amati e Andrea Pelliciari.
La produzione sonora è affidata per la maggior parte a Laguna, con le collaborazioni di Mario Meli, Alessandro Gemelli, Yves the Male, Valeria Palmitessa, Fra Landi, Fabio Vaccaro e Lorenzo Sattin: un progetto che si muove in una dimensione altalenante, dove la linearità delle melodie si intreccia con i tocchi minimali dell’elettronica di estetica eighties.
METROPOLI insomma non è il solito album “pop” che ripercorre la linea compassata dei cliché, è piuttosto un viaggio autentico dentro il vuoto urbano, dentro la stanchezza emotiva. È un disco che parla di chi si sente invisibile nella folla, di chi vive nell’attesa di qualcosa che forse non arriva mai. Per questo è un esordio potente, capace di illuminare non la superficie, ma le crepe. Quelle che di solito restano nascoste. Quelle che raccontano più di ogni superficie scintillante.
TRACKLIST "METROPOLI"
01 – Astrale
02 – seduta (INTRO)
03 – H24
04 – Americana
05 – METROPOLI
06 – Lamette
07 - Cieli violenti
08 – mareMOTO
09 – DARK ROOM
10 – 1000 MODI
11 – 6TE
12 – mezz'ARIA
13 – Cascate
14 – a cosa servono i grattacieli
15 - piccolissimo
Il videoclip di Americana
Girato all’interno di un tram storico degli anni ’20 completamento restaurato dalla ATM di Milano, il videoclip di Americana è un autentico viaggio ex-tempore per eccellenza: una parentesi vitale dove tutto sembra fuori da ogni tempo ed ogni logica. La regia è di Riccardo Sanmartini, le foto di Maria Laura Arturi e i video backstage di Marco Oppici.
Immaginate gli stravaganti autobus-party che girano spesso il sabato sera nelle metropoli, in cui l’atmosfera interna è analoga a quella di una discoteca. Anche su questo tram qui sale "chiunque", e ognuno vestito nei modi più bizzarri, tra cui il nostro artista. Un percorso imprevedibile che da interno giorno si fa interno notte, senza soluzione di continuità. La riuscita dell’immaginario è sicuramente da attribuire anche alla forte presenza scenica di performer come Andrea Piccirillo (che ha seguito le parti coreografiche del corpo di ballo), Nadege Okou, Riccardo Azzini e l’attore Jader, oltre al corpo di ballo dello studio Gem di Milano e la presenza di amici di DECI.
CENNI BIOGRAFICI
DECI è un cantautore italiano, classe 1991. Comincia il suo percorso musicale a quasi trent'anni iniziando a studiare canto presso l'accademia musicale MMI di Mantova. Inizia il suo progetto musicale verso una direzione "pop", ma con una variante particolarmente cupa ed una tendenza alla musica elettronica. "Grinta" e "La Guerra dei Sogni" sono i primi singoli usciti. Il 25 Luglio 2024 esce "Lamette", il primo singolo del nuovo progetto che sposta il focus ad una dimensione più di cantautorato, mantenendo però la componente elettronica; il brano è scritto con Alessio Bernabei e Stefano Paviani, e prodotto da Mario Meli e Laguna, sotto l'etichetta Beat Factory di Filadelfo Castro e distribuito da Believe Music Italia. Seguono poi i singoli “Astrale”, “1000 MODI”, “DARK ROOM”, “a cosa servono i grattacieli” e “Cascate”. Il 4 Aprile 2025 esce l’album di debutto “METROPOLI” con il singolo di apertura “Americana”.
CREDITS FOTO
Copertina Album: Alan Pasotti / Simone Mancini / Jadeite Studio
Foto Shooting Principale: Claudia Campoli / Stylist: Ivan Bontchev
Foto Backstage: Maria Laura Arturi / Marco Oppici
Germanelli.com