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Authors: Maicol Ferrini, Mattia Ferrini
Label: Ferrinis
Type: Pop
Oggi il pop italiano non è più un genere definito, ma un territorio di confine: si nutre di urban, latin, influenze elettroniche e nuove scritture cantautorali. È in questo spazio che si collocano i Ferrinis, duo di fratelli forlivesi che con il nuovo singolo “Giganti” traccia quella che per loro è la terza via del pop italiano: melodica ma non convenzionale, immediata e al tempo stesso stratificata, figlia della tradizione quanto delle contaminazioni che hanno forgiato il loro percorso.

Li abbiamo conosciuti con le hit dance e i pezzi latin, colonne sonore di estati leggere e pomeriggi in riva al mare. Poi gli album “Ferrinis Deluxe Edition” e “Twins”, oltre 2 milione di ascolti complessivi e la conferma di una crescita costante, frutto di percorso in continua evoluzione.

Oggi, con “Giganti”, Maicol e Mattia firmano e ci consegnano la pagina più matura della loro storia: una ballad che guarda alla grande tradizione della canzone italiana senza rinunciare all’istantaneità e alla freschezza – a tratti malinconica - che li ha resi riconoscibili, sia in Italia che sul fronte internazionale.

Il brano nasce dallo stallo. Da quel momento in cui luci e rumori si spengono e restano solo ombre e silenzi.

«Se non hai ali solide, ogni tempesta uccide», cantano, scegliendo l'immagine netta di una caduta più che la celebrazione di una vittoria. Non c’è eroismo in questa frase, solo la resa a un’esperienza comune, quella di sentirsi costantemente messi alla prova.

La produzione è magistrale: il pianoforte apre e accompagna ogni passaggio, crescendo insieme all’emozione che suscita. Le voci emergono nitide, e il ritornello si libera come un nodo che finalmente si scioglie dalla gola. È una canzone che arriva dritta, che commuove e che sembra scritta per dare un tempo, uno spazio e una voce a quei momenti in cui le parole non bastano.

Un brano che non ha bisogno di aggettivi: va ascoltato. Perché dentro c’è la prova di una maturazione artistica e personale evidente, quella che trasforma due hitmaker in narratori credibili di una generazione e di un Paese che ritrova nella musica il coraggio di fermarsi, ascoltare, riconoscersi. Un pezzo che ha la statura dei palchi più importanti, quelli che chiedono non solo tecnica, ma sostanza e personalità.

Non c’è enfasi, ma controllo. E la volontà di dare un equilibrio al caos, attraversandolo: un’estetica che oggi, nel pop contemporaneo, è tutt’altro che scontata. I brani pop degli ultimi anni puntano spesso su produzioni stratificate, drop dirompenti, crescendo esasperati o linee vocali iper-elaborate. Il comune denominatore è quello del “più aggiungi, meglio funziona”.

Un pezzo come “Giganti”, invece, lavora all’opposto: pianoforte in primo piano, voce nuda, crescita naturale senza climax. Questo tipo di scelta produttiva - sottrarre anziché che aggiungere - punta a restituire al pop la capacità di saper emozionare senza cedere all'urgenza di dover stupire.

“Giganti” è così: una canzone che si regge da sola e che, proprio per questo, sembra fatta per andare oltre l'attualità della stagione in cui esce.

«Non volevamo scrivere una canzone forte. Volevamo scrivere una canzone vera – raccontano -. Non parliamo mai di eroi, ma di chi ce la mette tutta per non affondare. “Giganti” è nata da un silenzio che sembrava non finire. Poi un passo, poi un altro. Forse è così che si ricomincia.»

Un brano che si ascolta da soli, in cuffia, quando fuori piove e tutto sembra fermo. O dopo una notte insonne. Un brano che parla a chi è stanco, a chi non sa più cosa vuole ma sa che così non basta. È, in fondo, un brano sull’inizio di una rinascita, quando ancora non si vede, ma si sente.

I Ferrinis vengono dalla Romagna, dalla dance, dai pezzi estivi, da quel pop italiano che spesso viene guardato con scarsa considerazione. Ma brani come questo dimostrano che l’identità non si perde quando si cresce: si rafforza. Maicol e Mattia non rinnegano la spensieratezza che li ha accompagnati, ma scelgono di affiancarla a un racconto che vuole vestire di dignità le paure, i dubbi e le fragilità che ci attraversano e ci rendono umani.

“Giganti” non vuole essere un cambio di rotta, ma un segno di maturazione: porta con sé la scrittura pop, la melodia diretta, ma ci aggiunge qualcosa che prima mancava: la consapevolezza piena di ciò che i due artisti sono diventati.

I Ferrinis sono oggi una delle realtà più ibride e interessanti della scena musicale italiana. Con “Giganti” si lasciano alle spalle l’etichetta di soli hitmaker e si affermano come narratori di un tempo incerto. Dimostrando che la grandezza non è assenza di cadute. È il coraggio di attraversarle. E quando una canzone riesce a dirlo senza sovrastrutture, allora non resta che ascoltarla.

Elisa Aura Serrani