Il 22 marzo Tommy Trash suonerà accanto a Robbie Rivera, spesso chiamato il re di Miami, al party più atteso del Winter Music Conference, quello del Nikki Beach... Basta questo per capire a che livello è la carriera del top dj australiano. Dopo aver pubblicato musica con alcune delle più importanti dance label al mondo (Cr2, Great Stuff, Toolroom, Subliminal...) ed aver collaborato con John Dahlback, Tommy è ormai nel giro giusto... e le sue produzioni vengono supportate con costanza da top dj come Tiesto, Axwell, Erick Morillo, Laidback Luke, Benny Benassi ed Afrojack.
Basta ascoltare una sola volta la sua "Monkey See Monkey Do" per capire che ci si trova di fronte a un artista che ha le idee chiare: invece che sui soliti 4 accordi che si ripetono all'infinito, Tommy crea una storia sonora a base di suoni potenti e 'poveri' (sembrano usciti dall'Atari o dai vecchi Videogame). E' un brano strumentale, ma non mancano melodie, pause, rallentamenti... e ripartenze brucianti.
Mark Imbruglia
Basta ascoltare una sola volta la sua "Monkey See Monkey Do" per capire che ci si trova di fronte a un artista che ha le idee chiare: invece che sui soliti 4 accordi che si ripetono all'infinito, Tommy crea una storia sonora a base di suoni potenti e 'poveri' (sembrano usciti dall'Atari o dai vecchi Videogame). E' un brano strumentale, ma non mancano melodie, pause, rallentamenti... e ripartenze brucianti.
Mark Imbruglia
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