Racconta la storia di Mago Merlino ma dal punto di vista dell'uomo, del guerriero, con tutta la gamma emozionale e viva che incarna, tale figura (interpretata nella clip video da Duccio Pacini) sà di essere anche Mago; è un bianco ed un nero che diventa sempre più evidente mano a mano che il brano procede, tale figura incontra in questo luogo uno spirito, una strega (interpretata dalla stessa Susy Berni) che gli sussurra delle frasi in una lingua ancestrale (ideata dalla stessa Berni) che si svelano solo nella parte finale; cosa farà Merlino affiancato nel nome del padre Talyesin? (da qui i due nomi nel titolo del brano). Continuerà la sua battaglia oppure abbandonerà la sua sete di sangue? Dove andrà ? La risposta si cela solo vedendo l'ultimo frame
Finisce un silenzio che durava da circa 30 anni. Il loro secondo disco dal titolo “Sang et Cendre” uscito in digitale lo scorso mese di giugno per la RadiciMusic Records, oggi esce anche in CD. Sono i DePookan, formazione toscana firmata da Susy (Luana) Berni e Nicola Cavina che fa il suo esordio nel lontano 1994 e poi da allora il silenzio. Il suono world si confronta con la ritualità e la magia, la tradizione celtica e sperimentazioni di rock ed elettronica moderne.
I DePookan nascono nel 1992 da un' idea della cantante e songwriter Susy (Luana) Berni a cui, si è successivamente, unito Nicola Cavina alla chitarra e agli arrangiamenti oltre che co-autore. Pubblicato oggi anche nella versione CD dalla RadiciMusic di Arezzo, eccolo “Sang et Cendre”, la loro seconda opera di inediti che segna un ritorno dentro la nuova scena world alternativa. Un'opera particolare, sfaccettata, multiforme, storie e racconti fantastici che escono da una linea spazio-temporale per raggiungere l'ascoltatore sotto forma di alchimia di voce e suono, ora ancestrale, ora rituale, magico, arcaico, oscuro… eppure vicino, intensamente forte, come il suo titolo. Da ascoltare alle prime luci dell'alba, alle prime luci della sera, in un respiro.
La sonorità dell'Underground è certamente quella che più si adatta alla loro forma sonora, dove la voce, l’elettronica e gli strumenti antichi trovano un luogo dove incontrarsi. A Susy Berni anche la maternità delle performance visive,della grafica social, art work e dell' immagine dei DePookan.
«Mi era venuto un piccolo flash visivo ed avevo "visto" un uomo con il cappello, pensando alla cover di questo disco. Feci una mostra che chiamai “Oltre il velo” e una delle stampe numerate era “L’uomo con il cappello”. Decidemmo di usarla e lavorarla con Aldo della Radici e con Nicola. E da qui che nasce la copertina di questo lavoro». S.Berni
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Giulio Berghella