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RADIO DATE
Autori: Roberto Scognamiglio, Giovanni Albertini, Giovanni Marchi, Fabio Zaccardo, Matteo Amoroso
Genere: Pop
leimannoia 

Virginia

in radio da venerdì 24 gennaio

“Virginia” è il singolo d’esordio dei leimannoia.

Il brano cammina spavaldo sul confine tra ironia e sincerità, una sonora pernacchia alla coerenza come valore assoluto e all'ipocrisia di chi si vanta di non aver mai cambiato idea.

Il brano affronta con irriverenza il nostro ossessivo bisogno di apparire perfetti agli occhi degli altri, edulcorando le nostre storie, scelte e persino le nostre incoerenze. “Virginia”, al contrario, celebra l’autenticità sporca, il compromesso che ci tiene in piedi, il diritto sacrosanto di essere un po’ tutto e il suo contrario. Cambiare è un atto rivoluzionario, mentre la società integralista e giudicante si merita solo un bel giro di “deve morire”.

Il sound, volutamente giocoso e teatrale, si rifà a quel pop plasticoso degli anni ’80 che tanto amiamo odiare. L’ombra di “Gioca Jouer” di Claudio Cecchetto si allunga sul pezzo, portando con sé quel groove che ti costringe a ballare anche mentre rifletti su quanto sia incoerente l’avvocata del pollame o il fanatico della pizza napoletana che si è convertito alla pinsa.

E poi c’è lei, Virginia, con la sua disarmante nonchalance: non sa dove dormire stasera, ma trova sempre un modo per cavarsela – magari non convenzionale, ma chi siamo noi per giudicare? È il perfetto simbolo del caos affascinante della vita quotidiana, quel mix di scelte discutibili e soluzioni improvvisate che rendono tutto più interessante. “Virginia” non è solo una persona, ma un’idea: quella di abbracciare il disordine e riderci sopra.

La canzone non vuole dare risposte, ma sollevare domande tra un ritornello da urlare e un sorriso complice. È un inno alla libertà di essere imperfetti, di cambiare direzione e di fregarsene se qualcuno ci punta il dito contro. Quindi, portaci al mare, paghiamo il conto, e poi alziamo il volume. È la tua donna, decidi: è un bene o un male?

Claudio Arillotta

Claudio Arillotta