Stanton and the Seasons
Il 17 novembre esce
“Leaving again”
il digital 45 tratto da “Here from there” album d’esordio
degli Stanton and The Seasons
(disponibile su tutte le piattaforme digitali e streaming)
In attesa di “Here from there”, album di esordio di prossima uscita, e dopo “End song” e “Road with a reason”, i primi due singoli apparsi a giugno e luglio di quest’anno, gli Stanton and The Seasons pubblicano un digital 45, contenente due inediti realizzati presso Sorriso Studios di Bari a cura del produttore Tommy Cavalieri.
“Leaving again” è un brano melodico, intenso e lieve. Nella sua brevità (dura poco più di due minuti) ricorda un’epoca in cui si scrivevano canzoni che raccontavano una storia con suoni e parole essenziali, adattandosi ai solchi di 7 pollici del vinile. Il testo racchiude un sentimento universale: il tempo è tutto ciò che abbiamo; i bambini crescono, gli amanti se ne vanno e i cuori si spezzano. I cambiamenti sono passaggi inevitabili dell’esistenza; la loro accettazione è una delle essenze più segrete e potenti dell’amore, è un silenzioso passeggiare lentamente accanto a sé stessi tenendosi stretto il cuore delle cose. I suoni del brano sembrano vivere in una luce notturna, soffusa, come un respiro in una stanza silenziosa. La ritmica di basso e batteria accompagna morbidamente la linea melodica, il tremolo delle chitarre brilla come luce stellare, il Fender Rhodes vibra sulle frequenze basse, la voce avvolge ogni cosa col suo racconto. Il brano è stato registrato dal vivo in studio senza alcuna sovraincisione.
Il lato B di questo ideale 45 giri porta dall’altra parte della luna, in un altro mondo musicale. In “Oddball” ironia e idealismo romantico si fondono nell’inno a un antieroe: il termine, difficilmente traducibile in italiano, è lo stralunato solitario che va contro il sistema, che non conosce una strada diritta per arrivare alle cose, che si perde in improbabili conversazioni con il gatto e con un cucchiaio, che sembra ubriaco e che forse lo è davvero. Musicalmente è un viaggio psichedelico, con 3 minuti ruggenti di “rock longhair” anni '60/'70 dedicati a questi nostri tempi strani: il riff di chitarra di apertura e la voce, che sembra provenire dall’epoca di “Revolver”, invitano a entrare nell’ascolto prima che la band esploda potentemente nello spazio sonoro, con una ritmica possente e il vibrato fiammeggiante dell’hammond.
Come già accaduto per “End song” e “Road with a reason”, le precedenti release, anche “Leaving again” è accompagnata da un video girato da Giacomo Scoditti nei Sorriso Studios durante le registrazioni del brano.
La grafica della copertina è di Silvia Rossini.
Stanton & the Seasons è un gruppo anglo-italiano (meglio, anglo-barese). L’attuale organico si è configurato nel 2019, ma è composto da musicisti che in realtà si conoscono e suonano insieme da più di vent’anni, in diverse formazioni.
In controtendenza con quanto solitamente accade nella attuale scena musicale, dove vincono la giovinezza, la velocità, l’estemporaneità, la precarietà, l’esteriorità, il “tutto e subito”, la musica di S&S ha l’ambizione di cercare l’intensità non in un fuoco che arde impetuoso e si consuma in breve, bensì in un fuoco che scalda e non si consuma, che resta nel tempo, nella continuità, nella lunga durata.
La band è molto radicata nella realtà urbana di Bari (Madonnella, quartiere multietnico affacciato sul mare, è lo scenario delle loro vite e delle loro creazioni musicali), ma è portata a volgere lo sguardo verso la scena internazionale. La musica di S&S, infatti, è influenzata dalla grande tradizione della canzone d’autore e, come le stagioni, ha dentro di sé molti colori: rock, soul, cosmic country, psichedelia. Tuttavia resta unitaria, con un’impronta riconoscibile.
S&S amano suonare (e registrare) live perché il fulcro del loro sound è il groove, quella sintonia sonora che si crea soltanto quando si suona insieme. Le tracce prevedono poche, mirate sovraincisioni, proprio per non disperdere la spontaneità e l’espressività della performance live.
Ian Stanton – voce e chitarre
Martin Baxter – tastiere
Marcello Laricchia – basso
Gabriele Milella – batteria
Paolo Fioretti – chitarre
Ufficio stampa: Paolo Fioretti - Sorriso edizioni musicali
Sorriso Edizioni Musicali