Attraverso le espressioni austere dei personaggi, i loro movimenti plastici, tarati, schematici, ripetitivi e, dunque, prevedibili, voglio denunciare, in maniera subliminale, la società bigotta, quella che giudica una ragazza, che la condanna e che condiziona e persuade anche gli altri a farlo.
Tutti sotto ipnosi, ripetiamo gli schemi di chi ci ha preceduto, impedendoci di improvvisare nella vita, evitando gli errori essenziali alla crescita.
Il testo del brano dei Toromeccanica è evidente che sia palesamente ironico, ma, quasi inconsciamente, descrive la baraonda delle malelingue e quanto siano persuasive nei confronti di un ragazzo che trova giustificazioni di altra natura per essere stato lasciato.
La stessa ragazza è stereotipata, un arem di luoghi comuni che finalmente si sciolgono dalla leggerezza dell’inciso: “...sono felice e contento”, così, anche i personaggi del video finalmente si svincolano dalle loro pose e improvvisano giochi, e le loro posture, finalmente, si aprono, si liberano, ciò esprime il concetto che la vita è essenzialmente un gioco e tale va vissuto, come nelle favole secolari, cariche di archetipi, il segreto, lo scopo ultimo, è quello di vivere tutti “Felici e contenti”.
Rusty Records