Dopo il singolo d’esordio, “Io, Modigliani” ed il singolo che ha accompagnato la bella stagione, “animali”, i SAFARÄ€ tornano sulla scena con un nuovo singolo, “domenica”, fuori venerdì 15 settembre.
“domenica” è uno di quei brani che potrebbe trarre in inganno. Se la musica induce quasi a pensare ad un clima di festa, gioioso, il testo cela delle lame pronto a far sanguinare.
Un tranello verbale quello di “domenica”, un brano che lascia presagire una presenza femminile, ma che in realtà prende come riferimento quella nostalgia che attanaglia, quel pensiero nostalgico racchiuso nei cassetti della mente.
Ma giuro a volte manchi,
come ieri che era sabato e tu non c’eri.
Dimmi dove andiamo a finire così,
se mi trascini solo quando vuoi,
nei miei silenzi ad occhi aperti
La potenza dei fiati rafforza il concetto di assenza, dando la sensazione di una pacca sulla spalla, come se fosse la rassicurazione che tutti quanti cerchiamo. Quello che risalta ascoltando “domenica” è la capacità di percepire il distacco dal nostro malessere quando esso decide di non palesarsi. Una mancanza che emerge quando fatichiamo ad estraniarci dalla routine quotidiana e consideriamo quella sensazione di malessere come fuga dalla realtà.
“domenica” è una presa di coscienza, ci mostra quanto l’essere umano sia capace di dipendere dal suo male interiore, riluttante verso la sensazione di benessere, comodo in quella che reputa apparentemente la sua confort zone.
I SAFARÄ sono Stefano Morlando (voce), Federico Bartoli (basso), Tommaso Raimondo (chitarra) e Giulio Breschi (batteria).
CREDITI
Autori: SafarÄÂ
Produzione: Luca Vicini
Mix: Luca Vicini – Studio Punto V
Master: Giovanni Versari – La Maestà studio
BIOGRAFIA
Morla, Giulio, Federico, Tommaso. Sono una torta della nonna conservata nello zaino, e mangiata nel club più in voga di New York. Sono i SafarÄÂ. Parola araba dal significato profondo e magico, di viaggio e di scoperta. La loro musica varia dal funk al pop, toccando colori e sfumature di un quadro sempre in lavorazione, in un mix di elettricità e di pensiero. I loro testi vengono attraversati da domande, dubbi, certezze e incertezze. Tutto questo col sorriso di chi è consapevole che ogni scelta che si fa, in fondo è quella giusta. Un nostalgico viaggio nell’animo e nella mente, nel cuore e nello stomaco di chi ascolta i loro brani. Con interesse verso la natura e il mondo che ci circonda, il loro intento è affondare sempre più le proprie radici nel terreno. Più le radici sono salde e più i rami si possono allontanare, in cerca di altre storie coinvolgenti da mettere in musica.
La recente costituzione del gruppo si fonda su plurime esperienze nei contesti più disparati: Giulio Breschi (batteria) e Federico Bartoli (basso) collaborano da anni con il progetto Atacama che porta la loro musica strumentale in mezza Italia, nei live, nei teatri e in televisione, dove La 7 con “Non è l’Arena” e Rai 2 con “Chi l’ha visto?” ospitano le loro composizioni. Nel 2019 pubblicano il loro album «Siamo Senza Parole» edito dall’etichetta Level 42. Tommaso Raimondo (chitarra elettrica ) è impegnato invece in svariate esperienze da turnista, fra le più significative ricordiamo quella con Michele Beneforti, con cui apre il concerto di Robben Ford e Eric Gales nella cornice del Pistoia Blues e quella con Massimo Ceccherini, con cui collabora dal 2017 al 2019. Stefano Morlando (voce), ha fatto parte di alcune tribut band, esibendosi su palchi come il Viper Theatre di Firenze e il Capanno Blackout di Prato. La musica ha da sempre fatto parte della sua vita e fin da piccolo comincia a scrivere testi, immaginandosi un giorno di trasformarli in canzoni.
Claudia Pellegrino