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Autores: Giulia Covitto
Etiqueta: Island
Tipo: Pop
RADIODATE 05/12 

JUNGLE JULIA
“ CARNE ”

Venerdì 5 dicembre la cantautrice toscana Jungle Julia inaugurerà il suo primo vero percorso discografico con “Vespro”, il primo di tre episodi che conterranno ciascuno due brani inediti. 

A dare il via a questo progetto sotto l’egida di Island Records/Universal Music Italia, i brani “Carne” e “Demonio”, due canzoni complementari, opposte e allo stesso tempo inseparabili.

L’uscita di “Vespro” e dei due successivi episodi segna l’inizio di un percorso che vedrà Jungle Julia rivelare gradualmente il suo mondo sonoro e narrativo, un mondo che verrà racchiuso nel suo disco d’esordio atteso per il prossimo anno.

“Vespro” richiama le preghiere recitate a un’ora precisa del giorno, la sera, un momento sospeso, di confine, in cui luce del giorno lascia spazio alle ombre della notte, ed è da questa immagine che nasce il concept di questa prima pubblicazione. Un doppio frammento che introduce sin da subito l’immaginario crudo, viscerale e fisico dell’artista, tra suoni rock, attitudine anni ’70 e una scrittura che scava nelle zone d’ombra dell’identità.

«“Carne” e “Demonio” sono il mio VESPRO, il primo capitolo
– ha scritto Jungle Julia sui suoi social annunciano l’uscita - L’ho dedicato all’abbandono. Due canzoni, due modi di arrendersi. In “Carne” è l’abbandono fisico nel corpo di un’altra persona, in “Demonio” è l’abbandono verso la parte oscura che porto dentro, che trova pace quando le lascio spazio e manovra d’esistenza. Finalmente inizia il mio viaggio dopo anni di lavoro!»

“Carne” nasce come un flusso istintivo, un brano che esplode da un’urgenza fisica ed emotiva. Racconta l’abbandono totale nel corpo di un’altra persona: liberarsi dalle catene mentali, lasciarsi toccare, lasciare che il contatto diventi cura, piacere e rivelazione. È una canzone che mette al centro la vulnerabilità del corpo e la dolcezza che può nascondersi nella sua esposizione, un gesto di resa e consapevolezza allo stesso tempo.

"Demonio” è la controparte inevitabile di “Carne”: se il primo brano è epidermico, fisico, il secondo scava nel lato oscuro, nell’autosabotaggio, nelle parti di sé che si cerca di zittire. È il pezzo più ruvido dei due, quello che porta all’estremo l’immaginario sonoro di Jungle Julia.

Entrambi i brani – inizialmente scritti e arrangiati dall’artista nella sua camera - sono stati sviluppati successivamente a fianco di Daniele Fiaschi (chitarrista che collabora con Daniele Silvestri e Max Gazzè) e Matteo Cantagalli

Dopo essere stati registrati in presa diretta insieme a Fabio Rondanini, Daniele Fiaschi, Roberto Dragonetti e Raffaele Scogna, preservandone l’urgenza e la crudezza emotiva, i brani sono stati rifiniti in studio con Tommaso Colliva che ne ha curato la produzione arrivando ad una forma definitiva.

Jungle Julia, nome d’arte di Giulia Covitto, nasce in Maremma, terza di sei figli. 

Cresce tra la campagna e la comunità del Cammino Neocatecumenale: un ambiente che alimenta il suo rapporto con la parola, la spiritualità e l’introspezione. Inizia presto a suonare e a scrivere, sviluppando una cifra verbosa, intensa e fisica, radicata in un immaginario contadino e in un’attitudine musicale ruvida, rock e blues. 

A 18 anni si trasferisce a Roma, dove vince il bando di Officina Pasolini, formandosi con artisti come Tosca, Giovanni Truppi, Piero Fabrizi e Pietro Cantarelli. 

Partecipa al Reset Festival, scrive un brano con Cristina Donà e vince il premio come Migliore Performance al Premio Bianca D’Aponte.

Nel 2024 approda alle selezioni di XFactor interpretando “Nuotando nell’aria” dei Marlene Kuntz e “Rid of Me” di Pj Harvey. L’esperienza non porta Julia ad entrare all’interno del programma ma le permette di essere scoperta da quello che diventerà il suo manager, Marco Sorrentino. 

Con influenze che spaziano da PJ Harvey a Idles, da Radiohead a Alabama Shakes, nella sua musica Julia costruisce un linguaggio musicale ruvido e intimo allo stesso tempo, in cui corpo ed emotività coincidono, sovrapponendosi e confondendosi in egual misura, un linguaggio unico che la rende subito riconoscibile.

“Carne” e “Demonio” 
rappresentano l’ingresso nel mondo di Jungle Julia:
due brani che incarnano la sua doppia anima
 corporea e spirituale, terrena e demoniaca, 
cruda e poetica allo stesso tempo.

Gabriel Mompellio