Ascolta ‘Baba Yaga', nuovo singolo di VonDatty -
'Baba Yaga' è il terzo brano estratto dal nuovo album di VonDatty, in uscita dopo l’estate per Goodfellas. Nei mesi scorsi il cantautore romano aveva condiviso gli ascolti dei brani ‘Grimilde’ e ‘Canzone Allucinata’:
L'ispirazione di ‘Baba Yaga’ nasce dal mondo di Guido Crepax e da uno dei suoi personaggi più conturbanti. Il brano si muove su un arrangiamento r&b e narra il fascino irresistibile di un amore malato e "pericoloso". L'indiscreto fascino del peccato.
Van Datty è un songwriter surrealista, urlatore e visionario è nato tra l’inverno e la primavera del 1991 a Tivoli (RM). , tant’è che sarebbe stato difficile , ammette lui stesso , scrivere un determinato tipo di canzoni , senza essere nato e cresciuto in provincia romana. Crescendo ha coltivato e portato a termine solo due cose: due bei baffi e un’incredibile passione per la musica e soprattutto per la “forma-canzone”. Da vita ad un suo progetto personale e individuale, termini che preferisce di gran lunga al più comune “solista”.
In oltre dieci anni di onorata carriera Von Datty ha pubblicato 3 album e vari singoli.
TESTO:
È solo un trucco un’altra fantasia
Un’attrazione vagamente hardcore
Che nutre bambole di porcellana con i frammenti del suo grand guignol
E indossa perle di filosofia e affilatissime modernità
E accende lampi di pornografia
Cronaca nera di pubblicità
E lascia che io cada sotto questo cielo blu
Mentre la notte striscia sopra il suo sofà
Se il Diavolo ti alliscia sai cosa vorrà
Lascia che io cada sotto questo cielo blu
È solo un dejavu
Violento dejavu
L’amore è un dardo o d’arco ardentemente
Giochi solamente e non vuoi andartene
Nel mentre incanti il fuoco degli amanti coi passi ondeggianti e le tue louboutin
E mille suoni e mille ticchettii
Sotterfugi e trucchi di spavento
Odori acri di stregonerie e frasi sussurrate controvento
E lascia che io cada sotto questo cielo blu
Mentre la notte striscia sopra il suo sofà
Se il Diavolo ti alliscia sai cosa vorrà
Lascia che io cada sotto questo cielo blu
È solo un dejavu
Violento dejavu
Ipronitica megera tinge
La sua amletica e leggera sfinge
Di silenzi e di mostruosità
La sua voce è come musica
E come musica si va a inventare questa idea di dare un nome al male
Che ha i suoi zigomi e nelle sue mani lascia il lusso di un ultima chance
E lascia che io cada sotto questo cielo blu
Mentre la notte striscia sopra il suo sofà
Se il Diavolo ti alliscia sai cosa vorrà
Lascia che io cada sotto questo cielo blu
È solo un dejavu
Violento dejavu
Davide Iurlano