The Tealmoor's
It’s My Business
DAL 26 SETTEMBRE
IL NUOVO ESTRATTO DALL’ ALBUM “STILL IN TEAL”
<<“It’s My Business” è una canzone scritta a tarda notte, quando il silenzio ti costringe a fare i conti con ciò che sei davvero.
Non parla solo di sogni, ma di quel momento in cui scegli di non seguire la strada comoda, e di prenderti ogni rischio — anche quello di essere frainteso.
Ci hanno detto che sognare è da ingenui, che la libertà non paga. Ma noi abbiamo un biglietto in mano, e sappiamo bene dove vogliamo andare.
Non è arroganza, è determinazione. E se vi sembra un po’ troppo… beh, fatevi i fatti vostri>>.
“It’s My Business”, è il nono brano estrapolato dal nuovo album in studio dei The Tealmoor's - “Still In Teal” - in uscita il 10 ottobre per Engine Records.
Ogni quindici giorni un nuovo singolo; una nuova bandierina posata sul diario di viaggio, su quella mappa che è la vita: un viaggio tra rotture e rinascite, distanze e ritorni.
<<Ogni brano racconta un frammento reale di ciò che siamo diventati, dentro e fuori dalla musica. È il nostro modo di dire che, a volte, per trovare la propria voce… bisogna perdersi un po’. E poi ricominciare. In due>>.
https://lnk.to/ItsMyBusinesss
Le prossime uscite:
Goodbye Home - 3 OTT
Still In Teal – L’ALBUM - 10 OTT
I The Tealmoor's - nati a Gorizia, città attraversata dalle acque verde-azzurre dell’Isonzo - sono un duo alternative rock formato da Matteo Tommasi e Stefano Semprini.
Dopo aver suonato insieme da ragazzi tra cover dei Deep Purple e dei Pink Floyd, i due si ritrovano anni dopo, con alle spalle percorsi differenti: Stefano tra Roma, il conservatorio e quattro dischi solisti; Matteo tra Città del Messico, la scrittura e i primi progetti musicali goriziani.
Dal loro rinnovato legame nasce il disco d’esordio Creation Road (2022) e una nuova fase creativa. Oggi, con la produzione di Valerio Rizzotti e il supporto di Engine Records, il duo sta lavorando a un nuovo repertorio che porta avanti il loro stile, sempre più personale.
Il suono dei Tealmoor’s fonde l’istinto melodico e narrativo di Beatles, Oasis e Pink Floyd con influenze personali: da Black Rebel Motorcycle Club a The Who, da Rage Against The Machine a Beady Eye.
Nei testi, si ritrovano gli echi di Dylan, Lennon, Gallagher e Townes Van Zandt, filtrati da un vissuto di confine, memoria e rinascita.
Engine Records