Il 1 Giugno 2021 esce in tutti i maggiori store digitali e in rotazione radiofonica “Non vedi che è estate” il nuovo singolo di Marco D'Annunzio.
“L'estate è il periodo in cui vivi di più, giornate più lunghe e nottate più lunghe. Si è più a contatto con la natura, il sole, il mare e la luna, sembrano accompagnarti e spingerti ad amare. E poi c'è lei... La fata tra le fate quella che ti fa perdere la testa proprio in estate”
Marco D'Annunzio è nato il 27 Giugno 1984 ad Atina in provincia di Frosinone. Il primo strumento tanto desiderato gli fu regalato alla tenera età di sei anni, una piccola chitarra acustica.
Autodidatta, gli piaceva intrattenere i familiari con canzoni o poesie scritte da lui, fino a quando nell’adolescenza decide che quella sarà la sua strada: provini per case discografiche, Sanremo giovani, concorsi letterari.
Avviene tutto così precoce che perde la fiducia in se stesso lasciando così tutto ciò che aveva percorso nel buio.
La chitarra e la penna non lo abbandonano mai, vengono solo trascurate per un po', ma tenendo dentro di sé sempre la stessa frenesia ed un malessere che si attutisce solo nel momento in cui scrive.
La sua vita continua con l’università, amori, amicizie, lavoro fino ad arrivare ai suoi tangibili 37 anni, con un po' di certezza e consapevolezza in più del dono che si possiede: scrivere canzoni.
Andrea Renaldi
“L'estate è il periodo in cui vivi di più, giornate più lunghe e nottate più lunghe. Si è più a contatto con la natura, il sole, il mare e la luna, sembrano accompagnarti e spingerti ad amare. E poi c'è lei... La fata tra le fate quella che ti fa perdere la testa proprio in estate”
Marco D'Annunzio è nato il 27 Giugno 1984 ad Atina in provincia di Frosinone. Il primo strumento tanto desiderato gli fu regalato alla tenera età di sei anni, una piccola chitarra acustica.
Autodidatta, gli piaceva intrattenere i familiari con canzoni o poesie scritte da lui, fino a quando nell’adolescenza decide che quella sarà la sua strada: provini per case discografiche, Sanremo giovani, concorsi letterari.
Avviene tutto così precoce che perde la fiducia in se stesso lasciando così tutto ciò che aveva percorso nel buio.
La chitarra e la penna non lo abbandonano mai, vengono solo trascurate per un po', ma tenendo dentro di sé sempre la stessa frenesia ed un malessere che si attutisce solo nel momento in cui scrive.
La sua vita continua con l’università, amori, amicizie, lavoro fino ad arrivare ai suoi tangibili 37 anni, con un po' di certezza e consapevolezza in più del dono che si possiede: scrivere canzoni.
Andrea Renaldi
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