TRÉ BURT, custode della tradizione soul e rock americana, è tornato con il nuovo album ‘Traffic Fiction’, ascolta la titletrack.
‘Traffic Fiction’ è uscito per Oh Boy Records, label fondata dal compianto musicista John Prine’, e Thirty Tigers, anticipato dalla titletrack ‘Traffic Fiction’ e dai brani ‘Piece of Me’, ‘2 For Tha Show’ e ‘Santiago’.
Il californiano Trè Burt è uno degli artisti più dotati della nuova scena soul e blues americana, capace di una scrittura ispirata anche da americana, folk, rock e dai grandi cantautori.
‘Traffic Fiction’ è un novità all’interno della discografia di Trè Burt, una reinvenzione musicale influenzata dalla musica soul che ascoltava con suo nonno da bambino. Suo nonno, Tommy Burt, è morto mentre stava scrivendo il nuovo album, ma il loro rapporto è stato preservato proprio dalle 14 tracce presenti su ‘Traffic Fiction’.
'Traffic Fiction' è il seguito di ‘You, Yeah, You’ del 2021, suo secondo album e quello in cui le radici e ambizioni compositive hanno cominciato ad emergere. Il nuovo album è stato interamente realizzato tra il Canada, ai piedi delle Montagne Rocciose, e Nashville in due sessioni divise tra scrittura e registrazione.
In tre punti di ‘Traffic Fiction’, Trè Burt intreccia frammenti di conversazioni registrate con il suo defunto nonno Tommy. Parlano di Stevie Wonder, della carriera di Burt e della fatica che può comportare e, infine, della sensazione che attraverso questi dischi stia portando avanti una tradizione di famiglia. È un promemoria non solo di ciò che Burt ha vissuto mentre realizzava il nuovo album, ma anche di ciò che ha superato. Ha trovato la forza nell’anima della sua giovinezza e, per questo, non è mai sembrato più forte.
Davide Iurlano
‘Traffic Fiction’ è uscito per Oh Boy Records, label fondata dal compianto musicista John Prine’, e Thirty Tigers, anticipato dalla titletrack ‘Traffic Fiction’ e dai brani ‘Piece of Me’, ‘2 For Tha Show’ e ‘Santiago’.
Il californiano Trè Burt è uno degli artisti più dotati della nuova scena soul e blues americana, capace di una scrittura ispirata anche da americana, folk, rock e dai grandi cantautori.
‘Traffic Fiction’ è un novità all’interno della discografia di Trè Burt, una reinvenzione musicale influenzata dalla musica soul che ascoltava con suo nonno da bambino. Suo nonno, Tommy Burt, è morto mentre stava scrivendo il nuovo album, ma il loro rapporto è stato preservato proprio dalle 14 tracce presenti su ‘Traffic Fiction’.
'Traffic Fiction' è il seguito di ‘You, Yeah, You’ del 2021, suo secondo album e quello in cui le radici e ambizioni compositive hanno cominciato ad emergere. Il nuovo album è stato interamente realizzato tra il Canada, ai piedi delle Montagne Rocciose, e Nashville in due sessioni divise tra scrittura e registrazione.
In tre punti di ‘Traffic Fiction’, Trè Burt intreccia frammenti di conversazioni registrate con il suo defunto nonno Tommy. Parlano di Stevie Wonder, della carriera di Burt e della fatica che può comportare e, infine, della sensazione che attraverso questi dischi stia portando avanti una tradizione di famiglia. È un promemoria non solo di ciò che Burt ha vissuto mentre realizzava il nuovo album, ma anche di ciò che ha superato. Ha trovato la forza nell’anima della sua giovinezza e, per questo, non è mai sembrato più forte.
Davide Iurlano
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