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La cantautrice toscana torna con un brano delicato intenso e macchiato di anima nera “Il filo d'argento” è la sua personalissima dedica ad Erriquez
“Enrico è stato uno degli uomini più importanti della mia vita e la sua morte mi ha lasciata sgomenta e furiosa. Ho scritto questo pezzo nove giorni dopo la notizia, l'ho praticamente “vomitata” in una manciata di istanti. La creatività, esorcizzare il dolore attraverso la forma del suono e delle parole è stata una piccola salvezza. Almeno per resistere un poco di più…
Eppure non mi era facile lavorarci sopra. Così l’ho messa nelle mani di Bob (Mangione) per aiutarmi a tirar fuori il vero sentimento del brano. E lui l’aveva conosciuto bene Enrico… ed è bastato per far quadrare un cerchio di vita e di non vita…
Penso sia nata una bella canzone. Di sicuro è nata una canzone per la mia vita. Ma è altrettanto vero che questa è una delle canzoni che nessuno vorrebbe mai dover scrivere…” (S. Conti)

Ce lo racconta così Silvia Conti, il suo eterno legame ad Erriquez della Bandabardò, manifestando una dovuta fragilità, un dolcissima linea di confine tra la vita e la morte, dentro cui poggiare parole sofferte e sentite in un equilibrio che non sarà mai stabile e sicuro. Si intitola “Il filo d'argento (per Enrico)” la nuova scrittura inedita della cantautrice toscana pubblicato dalla RadiciMusic di Firenze. Ritroviamo le chitarre e la produzione artistica di Bob Mangione, la batteria di Fabrizio Morganti, il basso di Lorenzo Forti e i disegni di chitarra acustica di Francesco “Frank” Cusumano. La squadra torna a completarsi con la registrazione di Gianfilippo Boni presso Paso Doble Studio e il mastering di Giovanni Versari presso la Maestà Studio.
Ritroviamo quelle tracce di blues delle origini, quella viscosità vocale che è segno di ferite e di vita vissuta, che è segno di nostalgie e di colpe, che è anche un motivo in più per non fermare il tempo per quanto sarebbe un sogno di rinascita e di salvezza.
Una canzone che cerca nel senso alto e nobile del suo significato, un modo di fotografare per l'eternità quel legame di anime affini che si crea dopo aver condiviso tanto nella vita e dentro tutti i suoni che ci essa custodisce.
Silvia Conti mette così un altro mattoncino per la costruzione di questo nuovo disco di inediti.

Silvia Conti è una cantautrice e attrice teatrale italiana.
Inizia a cantare e a suonare la chitarra all'età di 12 anni in vari gruppi musicali fiorentini. Nel 1983 vince il Festival di Castrocaro e nel 1985 partecipa al Festival di Sanremo, fortemente voluta da Gianni Ravera, esibendosi con il brano Luna nuova scritto appositamente per lei da Aldo Tagliapietra de “Le Orme”.
Dagli anni '90 collabora con artisti quali Le Orme, Bandabardò, Tiziano Mazzoni, Whisky Trail, Marco Cantini e intensifica la sua attività teatrale.
Finalmente nel 2017 esce “A piedi nudi (psichedeliche ipnotiche nudità)” pubblicato dalla RadiciMusic di Firenze, il suo primo disco da autrice e interprete, che riscuote un notevole successo tra la più autorevole critica di settore.
Nel 2020 esce il singolo “L'incrocio del diavolo” che avrebbe dovuto anticipare l'uscita del nuovo album, rimandata a causa della pandemia.
Il 28 Maggio 2021 esce “Il filo d'argento (per Enrico)”, un nuovo inedito dedicato all'amico e artista Erriquez della Bandabardò.


www.youtube.com/watch?v=z8hDPl6A9WM

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RadiciMusic

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Giulio Berghella