Giungla Baby
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Autori: Gianni Rodari; Sergio Endrigo; Enriquez Luis
Etichetta: Giungla Baby
Genere: Pop
Quando i Bambini fanno… Rock!, publicato dall'etichetta specializzata Giungla Baby, è un disco unico nel suo genere nel quale i Raggi Fotonici (storici autori e interpreti di sigle TV per serie come Digimon, Ape Maia, Tartarughe Ninja, Hello Kitty, Gumball) si cimentano con il repertorio della grande musica d'autore per ragazzi, gli evergreen più classici e famosi della musica per bambini, con l’aggiunta di due composizioni inedite.

Il progetto ha però un motivo caratterizzante che lo rende davvero innovativo: tutti i brani sono rivisti in chiave rock, proprio con l'intento di ri-attualizzare i grandi tormentoni della musica per ragazzi interpetandoli in modo accattivante anche per i bimbi del 2020, abituati a riferimenti musicali “adulti”, bimbi nativi digitali, bimbi rock!

Nel disco le canzoni della track-list sono interpretate dai Raggi Fotonici insieme a musicisti “under 14” e a un coro di voci bianche, proprio per dare verità all’opera e per rappresentare il gusto reale dei ragazzi di oggi anche attraverso il loro modo di suonare e di vivere la musica.

Ad impreziosire l'opera, sia per la versione digitale che per il CD fisico, c'è il disegno di copertina realizzato dal celebre duo fumettistico Dentiblù.

Ricorrono 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, un numero che lascia incredulo chi lo conosce attraverso i suoi libri.
Perché da decenni essi raccontano ogni giorno una realtà sempre attuale, descrivono lucidamente sentimenti ancora veri e nella loro semplicità geniale ci fanno riconoscere. Sono insomma storie moderne incarnate in una forma 'classica': universale, eterna, perfetta. Per questo motivo abbiamo scelto come primo singolo Ci vuole un fiore.

Ci vuole un fiore è uno dei più importanti brani della musica italiana per bambini, interpretato nel 1974 dal celebre cantautore Sergio Endrigo (che ne firma pure la musica) e dal coro de I Nostri Figli (diretti da Nora Orlandi), arrangiato dal maestro Luis Bacalov su testo del poeta Gianni Rodari.

Saverio Costantini