“Caro Bambino”
Leone11
il nuovo singolo inedito
dal 5 gennaio
in radio e in digitale
Da venerdì 5 gennaio arriva in radio “Caro Bambino” il singolo inedito di Leone11, disponibile dallo stesso giorno su tutte le piattaforme digitali.
«“Caro Bambino”, brano sincero e puro, è il dialogo con il bambino che è dentro di noi, quindi con noi stessi - dice Leone11 - quel bambino che crede nel suo sogno più grande senza i programmi mentali imposti dal contesto in cui poi è cresciuto. Il titolo l’ho scelto pensando all’inizio di una lettera che volevo scrivere e ho scritto un paio d’anni fa.»
«Il video, regia di Thomas Bartoluccio, mostra il contrasto tra la gioia negli occhi di una bambina e la tristezza nel volto di un ragazzo che fa a pugni con la vita ed è stato girato a casa di Leone11 e la parte al pianoforte al Museo della Gambarina di Alessandria.»
Leone11, nome d’arte di Daniele Manfrinati, nasce il 10 agosto del 1990 ad Alessandria. Inizia a suonare nei principali locali della sua città e partecipa al Tour Music Fest, come interprete, portando un brano di James Arthur. Dopo aver partecipato ad un weekend formativo al CET Centro Europeo Toscolano di Mogol, scrive le sue prime canzoni e inizia a lavorarci con Andrea Negruzzo del Laboratorio della Musica di Alessandria. “Non fatemi smettere di sognare” è il primo singolo lanciato in radio il 24 aprile 2020 anticipato dal videoclip che in meno di due mesi supera 160.000 visualizzazioni su YouTube, seguito il 23 giugno da “Sabbia Bianca, Cuore e Birra” e il 4 dicembre da “Il discorso del Capitano”. Nel 2021 pubblica “Lettera al Figlio”, “Sentimi” e "Cosa ballo a fare". Nella primavera dello stesso anno arriva in finale al Premio Lucio Dalla, suona live in diverse piazze tra cui due grandi eventi in Svizzera e uno a Pordenone. Per quella estate arriva il singolo “Stagisti in salsa soia”. Nel 2022 esce “Semplicemente”. A giugno 2023 pubblica “Broadway dei poveri” a cui segue il 13 ottobre “Only Fans”. Apre il 2024 con “Caro Bambino” un dialogo interiore per ritrovare sé stessi.
Filippo Broglia