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RADIO DATE
CLASSICA ORCHESTRA AFROBEAT

“L'origine del mondo”

IL SINGOLO CHE ANTICIPA IL QUARTO ALBUM

DELL’ENSEMBLE EMILIANO-ROMAGNOLO

L'8 luglio un'anteprima del disco dal vivo al Ravenna Festival con le installazioni sceniche originali del collettivo internazionale 

Mutoids Waste Company

In radio dal 5 maggio 2023

“L’origine del mondo” è un brano nato e suonato su una sanza, un lamellofono usato in buona parte dell’Africa centrale e meridionale e si ispira ad un mito bantù sulla creazione del mondo che racconta di come «Dio si sentisse solo e chiese aiuto all'Immaginazione. Questa gli consigliò di costruirsi una sanza e così lui fece. Fu così che dal suono di ogni lamella pizzicata nacquero le terre, le acque, i monti, le piante, gli animali e in ultimo, l’essere umano».

Il primo singolo di “Circles”, il quarto concept album della band in uscita a settembre 2023, è una composizione di Anna Palumbo, dall'evidente carattere circolare. Infatti, il brano rappresenta per «accrescimento musicale», la riproposizione del mito, con qualche sorpresa: le coscienze di alcune parti del Creato che si fermano, si ascoltano reciprocamente, duettano e infine giungono ad un crescendo di entusiasmo per la bellezza dello stare insieme. Lo stesso principio circolare sarà riproposto, in forma di danza, dal collettivo Mutoids Waste Company in una serata di anteprima del disco l’8 luglio a Ravenna.

Il video che l’artista Gianni Zauli ha immaginato e realizzato interamente con la tecnica dello stop motion (circa 24 scatti al secondo) ha vinto il premio Best Animation Music Video al Rome Music Video Awards

In modo circolare, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, tornando sempre al punto di partenza: il potere dell’Immaginazione che crea il mondo.

Etichetta: Brutture Moderne

Radio date: 5 maggio 2023

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BIO

La Classica Orchestra Afrobeat è un ensemble composto da 14 musicisti di estrazione mista classica, barocca e popolare. Diretta da Marco Zanotti, crea nei suoi lavori di composizione o arrangiamento un territorio di confine che mescola le sonorità e le peculiarità espressive degli strumenti della tradizione colta europea come archi, legni e clavicembalo con le percussioni, i canti e le poliritmie africane.

Il disco d'esordio Shrine on you, Fela goes classical, risale al 2011, pubblicato dalla neonata etichetta indipendente Brutture Moderne. È un sentito omaggio a Fela Kuti, il più grande genio musicale nonchè ribelle politico africano della storia recente (Zanotti nello stesso anno traduce e cura l'edizione italiana della sua biografa, pubblicata da Arcana). L'album e l'idea della Classica Orchestra Afrobeat riscuotono

sin da subito critiche entusiastiche, grazie ad una rilettura originale che diventa ponte di dialogo tra culture apparentemente distanti. All'album partecipano Seun Kuti e Oghene Kologbo e numerose sono le rassegne e i teatri che ospitano questo repertorio, scelto nel 2014 come evento di punta del Festival di Radio3 “RadioEuropa” e invitato nel 2013 (prima band italiana di sempre) allo storico Glastonbury Festival in Inghilterra.

Regard sur le passe, il secondo album uscito nel 2014, è una suite musicale in tre movimenti dal carattere spiccatamente barocco, che racconta l'epica dell'ultimo imperatore d'Africa, Samori Touré. Ospiti in scena in veste di cantante solista e narratore sono rispettivamente Sekouba Bambino e Baba Sissoko, due griot di fama internazionale, il primo considerato la “voce d'oro” dell'Africa Occidentale, il secondo ambasciatore della musica del Mali in tutto il mondo.

Il terzo ed ultimo lavoro risale al 2017 e si intitola Polyphonie: un concept-album di brani originali dedicato e ispirato alla foresta e al canto dei pigmei. Uno spettacolo dalla forte valenza ecologica, concepito e realizzato insieme al cantante camerunense Njamy Sitson. Tra le esibizioni più recenti della band quelle all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al Teatro Verdi di Sassari, all’Orto Botanico di Padova, all’Auditorium Manzoni di Bologna, alla Rocca di Fano e un concerto-trekking per Ravenna Festival nel Parco del Casentino.

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