L’angelo nero è l’emarginato al quale forse, non sarà mai concessa la possibilità di un riscatto ma che riesce a volare e vedere la miseria della sua e delle altrui anime. Angelo nero è colui che rimane periferico alla realtà, dunque non al centro della propria vita ma soprattutto ai margini della società vittima dei tempi odierni che ci vogliono, come già scritto altrove, distanti insieme ma alienati, con lo sguardo on line, incapaci di alzare la testa e di ammirare il cielo, per far volare l’immaginazione e realizzare i nostri sogni, i nostri sentimenti. Diventeremo anche incapaci di amare? Questa sarebbe davvero la fine, non riconoscersi più, umani, contemporanei a questo spicchio di esistenza che ci è donata, per aderire invece a un egocentrismo da tastiera dove riversare le proprie frustrazioni, illudendosi di essere al riparo delle proprie azioni e dal futuro che comunque viene sempre irreparabilmente a presentarci il conto. L’angelo nero non vuole questo e anela disperatamente un’altra possibilità per l’Uomo e per l’Amore, lasciandosi guidare dal cuore sulle vie del mondo, in cerca di luce e di nuove emozioni, cadendo anche negli errori durante il proprio cammino, cosciente però che la vita, fatta di tentativi, è essa stessa tentativo e non farlo, non spingersi oltre i propri confini, è la vera aberrazione che può condurre l’umanità nel baratro. Diamoci sempre un’altra possibilità… (Paolo Audino)
Francesco Falzarano