Il 25 novembre nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne il brano dell’artista nelle radio per una campagna di sensibilizzazione.
“Comunque mia” è un singolo estratto dall’album “Dal mio punto di vista” dell’eclettico cantautore Marco Forti, sui principali stores digitali e dal 25 novembre nelle radio italiane in promozione nazionale. Una profonda riflessione più attuale che mai che avvolge il tema della violenza sulle donne, una gravissima problematica della nostra società, in cui mostri privi di umanità sfociano la propria malvagità sulle proprie compagne, mogli, fidanzate, figlie… donne. Il brano non a caso uscirà sulle radio proprio il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e mira ad una forte sensibilizzazione anche tramite un videoclip dal forte impatto emotivo.
“Io, il centro dell’Universo. Io, in questo momento”. Tutto il testo e il significato del brano ruotano intorno a queste due frasi. Tutto ruota intorno al concetto malato di questo “io”, capace di fare tutto, di essere tutto, perché appartengo al mondo maschile. In contrapposizione al concetto del “Tu”, donna indifesa e inutile senza di me perché “tu” sei parte di me e da sola non riusciresti ad essere niente.
“Tu, la mia piccola formica, nel deserto”. Il deserto appartiene sempre a “Me”! Il brano racconta di un Amore visto questa volta da un altro punto di vista e cioè quello della possessione, della malattia di essere due corpi e una sola anima. Una frase, quest’ultima, molto intensa, molto significativa e molto profonda che va oltre la grammatica, la sintassi e le lettere stesse.
In “Comunque mia” però, questa stessa frase (Due corpi e un’anima) non viene vista come una cosa poetica, romantica e piacevole da immaginare e da viverci dentro ma viene percepita con un’ottica violenta, più materiale, punitiva, di totale sottomissione davanti al genere maschile e di obbligata obbedienza perché “Tu”, appartieni al genere femminile e in quanto tale, sei inferiore rispetto a “me” e alla società che maschera questo suo lato nascosto per far vedere invece di essere al passo col tempo, al passo con l’uomo e con la sua evoluzione! L’amore visto da un altro punto di vista, che può portare addirittura alla Morte. Battisti diceva: “Ho visto un uomo che moriva per Amore”. Io dico: “Vedo l’Amore che uccide senza pietà”. Perché purtroppo questo è quello che si sente spesso in giro, per le strade, tra la gente e sui telegiornali. “La stessa cosa, vista da un altro punto di vista non sempre può giovare. Spesso può far male e recare danni, quasi mortali”. Come certe storie di femminicidio che ne sono da maggior esempio, in questo caso.
Storia dell’artista
Marco Forti