PMS Studio
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RADIO DATE

Authors: Davide Melis, Bruni Edoardo
Type: Pop
DAVIDE MELIS
MOLTE MULTE

Musica di Davide Melis ed Edoardo Bruni Testo di
Davide Melis
Arrangiamento, produzione e mix: Edoardo Bruni
Basso: Flavio Scopaz
Voce: Davide Melis
Cori: Edoardo Bruni e Davide Melis
Mastering: Alex Balzama - Swift Mastering Studio - London
Etichetta: PMS Studio
Edizioni: BMRG Srl
Comunicazione: Abacusweb
Press: Rita Biganzoli per Abacusweb

Video
Soggetto di Raffaele Abbinante, Davide Melis e Paolo Meroni
Riprese e Montaggio: Paolo Meroni
Backstage, foto: Fulvio Borro e Fabrizio Evangelista – Leà studio Milano

In anteprima assoluta Sky tg24 il giorno 12 gennaio, e fuori il 14 in radio e negli store, arriva il nuovo singolo “MOLTE MULTE” di Davide Melis. L’eclettico cantautore, già vincitore del premio Lucio Battisti per la canzone d’autore di Molteno ed autore di altri originali brani legati a temi di attualità o del sociale (“La Terra della Pace”, “La Crisi” e “Generazione Covid”), ci porta questa volta nel “girone infernale” di multe e sanzioni, dal quale non si può che uscire sconfitti, se non addirittura folli.
L’artista ci racconta di "un uomo solo e al verde, con la sua giacca verde, chiuso in una stanza fatiscente, seduto ad una scrivania illuminata di verde, che apre delle buste verdi piene di multe e sanzioni così tante e varie da essere percepite come vere vessazioni…”
E non a caso il verde stesso diventa un leitmotif, una sorta di chiave di lettura: si dice che esso sia il colore della speranza, il termine “green”, oggi, ha nell’immaginario collettivo una valenza positiva, sa di ecosostenibile, di politicamente corretto… Allora non si può che domandarsi se sia questa la “svolta green” tanto auspicata e se abbia a che fare con l’economia circolare; secondo il cantautore si tratta piuttosto di una “tassazione circolare a loop”, frutto di un sistema normativo e di controllo digitale talmente sovraccarico di regole e ancora anacronisticamente succube della burocrazia, tanto da rendere quasi impossibile l’adempimento stesso. Il risultato è quello di ritrovarsi a pagare delle somme smodate e irrazionalmente smisurate che, il più delle volte, sembrano “fatte per fottere soldi alla gente”. Regole su regole, sanzioni su sanzioni, tasse su tasse, multe su multe… E sempre troppo alte. La reazione non può che tradursi in un impeto di ribellione, di rabbia (del resto anche la bile è verde) unite ad una incredula esasperazione, tra le lacrime di disperazione e le folli risate di chi non può fare altro che prendersi gioco dell’assurda situazione, purtroppo piuttosto comune a molti (forse troppi) ed abbandonarsi alla totale rassegnazione.

Ecco protagonista, allora, del videoclip (https://youtu.be/Fc3nLenNDsQ) l’uomo comune, secondo l’immaginario di Davide, un “looser” sommerso da multe e sanzioni, tasse e ingiunzioni di pagamento, buste e cartelle esattoriali; aprendole una dopo l’altra, leggendone le motivazioni, egli entra in una specie di trance e immagina di trasformarsi in una sorta di Joker, fino ad impugnare una mazza da baseball per farsi giustizia da solo, ma che infine si ritrova “solo con la sua giacca verde, chiuso in
una stanza fatiscente, seduto ad una piccola scrivania illuminata di verde con l’unica certezza che da ora e per sempre non pagherà più… Niente“.
Il sound fresco, caratterizzato da riff di synth e tastiere, grazie all’arrangiamento di Edoardo Bruni, vuole proporre proprio una visione autoironica dei temi trattati, le stesse 4 frecce all'inizio del brano fungono da percussione, mentre basso e batteria, incisivi e martellanti, sottolineano la disperazione e la rabbia, fondendosi con la voce dell’artista, a volte rabbiosa, a volte riflessiva.
La musica forse non può cambiare il mondo, ma riempirlo di contenuti che sappiano cogliere elementi di realtà e di denuncia, con la debita energia e determinazione… E questo e ciò che vorrebbe essere “Molte Multe”.

Biografia
Davide Melis, cantautore milanese dalla voce “ruvida e poetica”, nelle sue ultime produzioni coniuga al pop cantautorale l'elettronica, che si fonde perfettamente alla sua voce, firma di uno stile ormai originale e consolidato.
Nato a Roma e cresciuto a Milano, rielabora in modo originale le contaminazioni della sua formazione musicale, iniziata in una famiglia dove la musica si sentiva e si faceva tutti i giorni, tra artisti, musicisti e cantautori che i suoi genitori “radunavano” in casa.
La chitarra è stata uno dei primi “giocattoli” che Davide ha preso in mano mentre fluivano le vibrazioni che hanno segnato la sua vita di artista: da Jimi Hendrix a Bennato, passando per i Beatles e i Rolling Stones, è tantissima la musica che Davide ha ascoltato e assorbito, utilizzando i testi come chiave di lettura e la musica come medicina della sua vita. Studia canto e il passo da interprete a cantautore è breve, complice il sodalizio artistico con Emanuele Chiusaroli con cui scopre una grande affinità di scrittura.
Nel 1996 inzia la carriera di cantautore professionista partecipando ad importanti contest e concorsi, con ottimi risultati: Castrocaro, semi finalista delle voci nuove nella categoria cantautori; Accademia della canzone di Sanremo, categoria cantautori; Videofestival Live, finalista e Premio della Critica per il miglior brano inedito; Festival “Un'Avventura” di Molteno, vincitore del Premio Lucio Battisti per il miglior brano inedito con “Roma degli anni 2000”.
Ai riconoscimenti artistici, alle interviste, all’attenzione della stampa fa da contrasto un sogno che non decolla subito… Ma il destino dell’artista riprende il suo corso quando la passione per la musica divampa in un fuoco ancora più grande e riaccende la voglia di suonare, di scrivere e di cantare.
Con la collaborazione ai testi di Emanuele Chiusaroli e Max Pegoraro, nel 2014 pubblica il suo primo album “Lo rifarei” con il produttore artistico Massimo Zoara (voce e leader di B-NARIO). L’album, frutto di una lunga maturazione artistica e personale, contiene dieci inediti ricchi di contenuti, scritti con gli amici di sempre, lontani da schemi predefiniti e uniti da un sound che riprende il pop/rock italiano in una sintesi british style. “La crisi”,
“Lo rifarei” e “La terra della pace” sono alcuni dei brani con cui Davide interpreta la dimensione sociale, intima e umana della vita.
A distanza di un anno nasce la collaborazione con il rapper Maverick, con cui pubblica un featuring inedito de “La terra della pace”, con incursioni rap sulla base pop rock originale. Un progetto musicale che punta i riflettori sul fenomeno dell’immigrazione, da cui nasce un video ( https://bit.ly/3EH8ovM ) originariamente sottotitolato in arabo e tradotto in 4 lingue.
Negli ultimi due anni, oltre a dedicarsi alla scrittura e alla composizione di tutti i nuovi brani che andranno a far parte del nuovo album, si esibisce in svariati eventi live tra cui, in particolare un’esibizione presso l’autodromo di Imola (TELETHON) ed un concerto in uno dei più importanti locali della Lombardia: i Magazzini Generali di Milano.
Partecipa ad X-Factor 9 raggiungendo le selezioni live ed al contest “Una canzone per l’estate” di Oramusica arrivando alla finalissima di Faenza durante il MEI 2016. (Meeting degli indipendenti)
Gli ultimi 4 singoli pubblicati raggiungono tutti i primi dieci posti nelle classifiche RadioAirPlay ed EarOne degli artisti emergenti italiani ed entrano nelle prime 25 posizioni tra gli indipendenti italiani. Attualmente si sta dedicando alla produzione dei brani del suo nuovo album “Secondo Me(lis)” previsto nel 2022 di cui è stato pubblicato il primo singolo “GENERAZIONE COVID” ( https://www.youtube.com/watch?v=3XgjbWZji0U ),un brano molto ironico su fatti, purtroppo, estremamente seri. La pandemia, il lockdown, i contagi, la paura, l’isolamento e la nostra “umana fragilità”… Abitudini spesso stravolte come poche altre volte nella storia della civiltà…Ma noi siamo ancora qua…In piedi e a testa alta a lottare tutti i giorni in questa vita che spesso, è “vita solo a metà”.

LINK
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