DOPO IL SUCCESSO ESTIVO DI “LUNATICA” E LA COLLABORAZIONE CON CLIED IN “MILLE CANZONI” PETER WHITE ANNUNCIA “DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO”, UN BRANO CHE HA LA CAPACITÀ DI TRASPORTARE UN UNIVERSO INTERO ALLA VELOCITÀ DEL SUONO.
PETER WHITEZ
TORNA CON
IL NUOVO SINGOLO
"DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO”
UN BRANO SPONTANEO, ESTREMAMENTE SINCERO E SENZA COSTRUZIONI FARRAGINOSE.
UNA CANZONE CHE PARLA CON IL CUORE IN MANO.
PETER WHITE amatissimo giovane cantautore romano, dopo l’uscita del suo secondo album “Millisecondi” per Epic Records - Sony Music ha cominciato, da questa estate, a pubblicare brani in maniera indipendente.
Come diceva per l’uscita di “Lunatica”, primo singolo di questo percorso:
“Le canzoni conoscono solo un tempo: quello dell’anima che le scrive.
Con “Lunatica” voglio ricominciare a seguire il mio.”
Possiamo dire che l’artista abbia trovato la sua dimensione nella spontaneità, infatti come per la precedente uscita anche “Dall’altra parte del mondo” nasce in meno di tre giorni come per “magia”, in studio a Milano, grazie all’alchimia creata con il produttore Simone Borrelli.
L’estetica di questo percorso è chiara, gli artwork, disegnati interamente dall’artista con la tecnica del disegno con le terre in polvere ci fanno capire che queste uscite fanno parte di un progetto di più grande.
Così l’artista racconta la nascita del brano:
“Ho scritto “Dall’altra parte del mondo” a Milano. Pioveva a dirotto e faceva freddo quando sono arrivato in uno studio totalmente nuovo per me: quello di JRMY. Questo è il nostro primo esperimento artistico che vede la luce.
Mi fa quasi strano pensare al fatto che quando abbiamo lavorato avevo il tempo contato, meno di tre giorni e poi un treno di ritorno mi avrebbe nuovamente catapultato alla mia routine di Roma. Ero convinto che non non saremmo riusciti a chiudere nulla di concreto, ma poi si è creata la “magia” che solo chi frequenta lo studio di registrazione può capire: ci siamo trovati, c’era alchimia. Nella mia relativamente breve ma assidua esperienza nel mondo della musica ho capito che se una canzone nasce nel giro di poco ha un elemento che vincerà sempre: la spontaneità.
“Dall’altra parte del mondo” è così: spontanea, estremamente sincera, senza costruzioni farraginose. È una canzone che parla con il cuore in mano.
Ed è andata così: nel viaggio di ritorno, nelle mie cuffiette, avevo già in ripetizione un provino definito del brano.
Un concetto chiave della canzone è la distanza, e in particolare una riflessione al riguardo: quando due persone sono lontane non conta quanti chilometri che le separano, rimane solo il fatto che in quel momento non sono insieme.
La musica ha la capacità di trasportare un universo intero alla velocità del suono.
Ho scritto “Dall’altra parte del mondo” per sentirmi più vicino alla persona che mi mancava in quei freddi giorni a Milano.
Peter White
Nato a Roma nel febbraio del 1996, Pietro Bianchi, in arte Peter White ha sempre amato scrivere e ha sin da piccolo nutrito una grande passione per il cantautorato. Tra i singoli maggiormente apprezzati spicca “Narghilè”, uscito come singolo nel 2018, che ad oggi conta circa 22 milioni di stream su Spotify e ha ottenuto la certificazione di Disco d’Oro. Nell'aprile del 2019 Peter White esordisce con il suo primo album “Primo appuntamento”, anticipato da cinque singoli ufficiali e prodotto dai fedelissimi produttori Niagara e Polare. Dopo un’estate trascorsa in tour in tutta Italia, nel febbraio del 2020 torna sulle scene con “Poker”, “Sabato Sera”, in collaborazione con l’artista e amico romano Gemello, “Rosé”,“Gibson Rotte”, “Notti Amarcord", quest'ultimo avvalorato dalla collaborazione con gli Zero Assoluto, “Galleria Lungotevere”, pubblicando a gennaio 2022 il secondo disco ufficiale “Millisecondi" con cui ad aprile ha riempito con il sold out i club Monk e Tunnel rispettivamente di Roma e Milano. A luglio torna con il singolo "Lunatica", primo estratto di un nuovo percorso dell’artista.
Paolo Caputo