Solid Records
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RADIO DATE
Autori: Angelicchio , Nobiletti, Angelicchio , Sirna
Etichetta: Solid Records
Genere: Soul
Esce mercoledì 23 novembre “Resta Qua”, il primo singolo di LAZZARO, in uscita per Solid Records.
Un esordio folgorante dove spicca la voce potente del cantautore. Il brano, che vede la preziosa partecipazione di Taketo Gohara in qualità di produttore artistico, anticipa l’album in uscita a maggio 2023.

“Resta Qua” è il risultato di un lungo percorso artistico culminato nell’incontro con Taketo Gohara, uno tra i produttori più prolifici del panorama musicale italiano, e arricchito dalla partecipazione della sezione archi EdoDea Ensemble (già con Muse, Capossela, Fossati, Baustelle, Subsonica e moltissimi altri) arrangiati e diretti dal Maestro Stefano Nanni (Pavarotti, Capossela), Mauro Ottolini ai fiati (strumentista con decine di album alle spalle e collaborazioni come Gino Paoli, Daniele Silvestri, Brunori Sas, Enrico Rava, Vinicio Capossela), Alessandro “Asso” Stefana (PJ Harvey, Calexico) e Ronnie Jones ai cori (Alexis Korner, Zucchero).

Il singolo è una fast ballad struggente dagli echi Doo-Wop, spinta da un testo che graffia le sue intenzioni già dal bridge che precede il ritornello, mettendo in risalto le capacità canore di Lazzaro, accompagnate da una penna diretta, incisiva ed emotiva. Arrangiamenti stratificati, archi che accompagnano i momenti più alti di malinconia con un irresistibile crescendo sul finale, un pianoforte dritto che dà spazio alla profondità della composizione, “Resta Qua” è un brano che punta dritto al cuore dell’ascoltatore.

Parlando del brano, Lazzaro dichiara: Quando tutto intorno a te è instabile, i sentimenti ne risentono profondamente. Ti aggrappi all’immagine di una lei, anche se è andata via e ti ha abbandonato. Non ti riconosci più allo specchio, ti trascini a fatica nei giorni e nelle situazioni, e non riesci a toglierti di dosso quella sensazione che ti tiene legato al ricordo idealizzato di un amore finito.

Pugliese di nascita e milanese d’adozione Lazzaro, nome d’arte di Leonardo Angelicchio, è cantante, pianista, autore. Dopo essersi esibito sui palchi di molti club italiani con diversi artisti e formazioni, decide di intraprendere la sua carriera da solista.

Un progetto ruvido e ambizioso, destinato a lasciare il segno. Tra radici soul e cantautorato italiano si inserisce la voce di questo cantante i cui riferimenti musicali affondano le mani nella passione per album-icona come “Mad Dogs & Englishmen” di Joe Cocker e “Madman Across the Water” di Elton John, passando anche per “Dalla”, omonimo capolavoro del ’79, con lo sguardo ben fisso sul presente di lavori come “Caustic Love” di Paolo Nutini.


CREDITI DEL BRANO

Testo: Leonardo Angelicchio, Danilo Nobiletti
Musica: Leonardo Angelicchio, Fabio Sirna
Voci: Lazzaro, Ronnie Jones e Stephanie Ghizzoni ai cori
Produzione: Taketo Gohara
Fonico: Nicolò Fornabaio, Filippo Slaverio
Mix: Taketo Gohara
Master: Giovanni Versari

Piano: Lazzaro
Chitarra: Fabio Sirna
Batteria/marimba: Massimiliano Salina
Percussioni: Taketo Gohara
Philicordia: Alessandro Asso Stefana
Basso elettrico: Antonio Montecucco
Archi: EdoDea Ensemble
Direzione orchestra: M° Stefano Nanni
Fiati: Mauro Ottolini

LAZZARO - BIOGRAFIA
Ingegnere, docente, pianista e cantante, Leonardo Angelicchio, in arte Lazzaro, esordisce nella scena musicale milanese come tastierista de “The Wizard Project", band fondata dal chitarrista de Le Vibrazioni Stefano Verderi.

Dopo aver collaborato con svariati cantautori e band milanesi in qualità di autore e pianista, tra cui Mercùri e Toxic Tuna, prende parte al progetto Santa Margaret coi quali vince un Coca Cola Summer Festival e un MTV Best New Generation.
Con questa formazione calca i palchi del Primo Maggio di Roma, del Roma Rock Festival, dell’Hydrogen Festival e del MTV World Stage in apertura ai Duran Duran.

L’incontro nel 2019 con Taketo Gohara, già produttore di Brunori SAS, Elisa, Motta e molti altri, lo porta a lavorare all’uscita del suo primo album “È Ora Di Andare”, prevista nel 2023 per Solid Records, dove Leonardo diventa Lazzaro, la sua voce si fa più roca, i testi più intimi e la produzione intensa.

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