“MY OWN PRISON”
THE WHITE RABBIT
Il primo EP, dal 30 giugno
Fuori da oggi, in tutti gli store digitali, “MY OWN PRISON”, il primo EP dei The White Rabbit.
7 tracce (4 storici singoli remastered e 3 inediti) che tirano le somme sulla distanza, il destino, la vita e su come, a fare da collante permanente, ci sia lei: la musica.
I The White Rabbit si “riformano” a dicembre del 2020 in Ticino, a pochi passi dal confine con l’Italia, ma è con “Tempo di ricordi”, uscito a settembre 2022, che i TWR (Vittorio Breccia e Maurizio Delbono) crescono anche di numero, allargando il cerchio a Giacomo Platamone, new entry della band, con il quale nascono sia la title track del mini album “My own prison”, che “Battito nel petto” e “Non importa”.
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Amici e appassionati da sempre dalla cultura hip hop, iniziano da giovanissimi a sperimentarne anche la varietà delle sue espressioni: writing, mc'ing, dj'ing e breakdance; per arrivare a concentrarsi, negli anni, essenzialmente sulla musica.
Separati “dalla vita”, continuano la propria strada artistica con altri progetti musicali e altri generi fino al giorno in cui, per puro caso, si ritrovano a giocare online, uno contro l’altro, nella stessa partita.
Subito, ed istintivamente, si è ripreso a parlare di musica buttando giù le fondamenta per un nuovo progetto: fondano i The White Rabbit, praticamente venti anni dopo l’ultimo live insieme.
Un progetto, quello dei “The White Rabbit”, che fondere le esperienze personali (durante i 20 anni che li hanno separati), mescolando le metriche taglienti e potenti dell’Hip Hop anni ‘90, accompagnate da sonorità a tratti più rock, o hard-rock, fino a spingersi a toccare la sfera del nu-metal, altro grande protagonista della loro infanzia.
Reminescenze, condite di modernità al tempo stesso: la proposta di un suono che risvegli il ricordo di un’epoca ormai lontana, ma rivisitato in chiave moderna e con il costante marcato impegno sui contenuti proposti.
<<"My own prison" che da il titolo all’album - continuano a raccontare - affronta una tematica, purtroppo, sempre presente nella nostra società, Entrare nel tunnel della droga è diventato sempre più facile e la convinzione di poter uscire da quel tunnel in qualunque momento, è solamente un'altra bugia che si racconta a se stessi. Come diciamo nel brano "ogni labirinto ha una via d'uscita" a volte per farcela, basterebbe forse un po' d'amore per se stessi e la comprensione di chi ci sta intorno. L’invito è quello di alzare la testa e combattere>>.
Engine Records